Via le slot da altri tre bar: ne restano 90

Vigili al Karin di viale Druso, al San Giorgio di via Bari e al Grazia di via Palermo. Il vicecomandante: «Faremo scuola»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Blitz» dei vigili urbani, in tre bar cittadini per verificare se i gestori avevano tolto le slot machine dopo aver ricevuto la terza sanzione amministrativa. La polizia municipale ha fatto visita al bar Karin di viale Druso, al Caffé Grazia di via Palermo e al bar San Giorgio di via Bari che, dopo la sentenza dell’altro giorno, hanno preferito togliere le macchinette per tempo onde evitare la chiusura dell’esercizio. «Il pronunciamento del Tar - sottolinea il vicecomandante della polizia municipale Martin Schwienbacher - ci sta agevolando il compito. Anche ieri, quando ci siamo presentati nei tre bar in agenda, le macchinette erano già state rimosse. Nessuno, in concreto, vuole mettere a repentaglio la propria attività».

La strategia. Ma chi si illude che la partita contro il gioco d’azzardo possa considerarsi quasi conclusa si sbaglia di grosso. Come conferma lo stesso Schwienbacher gli esercizi che ancora hanno le slot al loro interno in città sono novanta. «Diciamo - prosegue il vicecomandante - che nessuno le toglie spontaneamente prima che si sia concluso l’iter. Immagino ci sia la volontà di trarre profitto dalle slot fino all’ultimo giorno utile. Ma per tutti è diventata, ormai, solo una questione di tempo».

Cinque a settimana. La polizia municipale, con la sua «task force» contro il gioco d’azzardo, è in grado di procedere, mediamente, con cinque notifiche a settimana. «Dobbiamo sempre aspettare il via libera dell’ufficio attività economiche della dottoressa Petilli, che si sta facendo carico dell’onerosa parte burocratica». Con questi ritmi, pertanto, serviranno altre 18 settimane, ovvero circa 4 mesi, Consiglio di Stato permettendo.

«Siamo cautamente ottimisti e Bolzano potrebbe fare scuola anche a livello nazionale».

Chi resiste. Tra i novanta che non mollano, almeno per ora, c’è anche il bar Warasin di via Torino, il cui gestore - che aveva ottenuto una sospensiva dal giudice di pace - ammette di attendere l’ordinanza di chiusura. «Non metterò certo a repentaglio l’attività del bar, ma toglierò le macchinette solo alla fine dell’iter burocratico. Nel frattempo, forse, si pronuncerà il Consiglio di Stato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità