Via Mendola senza marciapiedi pericolosa per mamme e bimbi 

La protesta. I residenti: «Da tre anni chiediamo al Comune di intervenire ma finora non è stato fatto niente» Carreggiata troppo stretta, si deve camminare in mezzo alla strada. La soluzione: basterebbe eliminare tre posti auto


Davide Pasquali


bolzano. Assai pericoloso. Non si può definire altrimenti l’imbuto di via Mendola, nel tratto compreso fra i Tre Santi e l’ex Standa. Manca del tutto il marciapiede. I residenti sono estremamente preoccupati e nelle ultime settimane sono piovute in redazione numerose segnalazioni: ripetutamente sfiorato l’investimento. In difficoltà soprattutto mamme e papà, con o senza passeggino, che a piedi accompagnano i figli all’asilo o alle vicine scuole elementari Longon. Da tre anni, racconta chi abita in zona, si tenta di far intervenire il Comune. Si è scritto, telefonato, segnalato alla polizia municipale, visitato gli uffici preposti di persona. Per ora invano. Deve succedere per forza qualcosa di grave, ci si chiede ora, perché il municipio si muova? Perché basterebbe eliminare tre posti auto, per poter realizzare un marciapiedi a norma e mettere in sicurezza questo infelice tratto stradale.

L’imbuto pericoloso

Si trova all’altezza dei civici 36, un condominio di recente realizzazione, e 38, dove ha sede il gruppo missionario della parrocchia Tre Santi. Esagerando, il marciapiedi non arriva ai 40 centimetri. Anzi no, non si tratta di marciapiedi: a terra c’è solo una striscia bianca sbiadita. A un certo punto, causa il palo dell’illuminazione pubblica, si scende a dieci centimetri scarsi. Un passaggio pedonale, secondo le norme nazionali anti barriere architettoniche, dovrebbe essere largo almeno novanta centimetri. Lo ha stabilito un decreto ministeriale del 1989. Di recente, quando realizza un marciapiedi nuovo, come per esempio in via Vittorio Veneto dove si è costruita la nuova pista ciclabile, il Comune per permettere passaggio e manovre anche alle carrozzelle, non scende mai sotto il metro. Ma in media rispetta addirittura il metro e mezzo. Per carità, qui siamo lungo la alte Mendelstrasse, l’antica e stretta viuizza per la Mendola e più di tanto non si può fare, perché i vecchi muraglioni laterali di pietra sono di proprietà privata. Epperò...

La soluzione

A detta dei residenti, ci sarebbe. E l’hanno anche fatto presente agli uffici della mobilità. Sarebbe sufficiente eliminare i tre-quattro posti auto sulla destra salendo, in modo da ricavare un minimo di spazio per un marciapiedi rialzato. In molte vie cittadine, anche per limitare la velocità, si è ristretta la carreggiata stradale. Si potrebbe fare lo stesso qui. Anche perché il tratto centrale di via Mendola è considerato poco frequentato e quindi in troppi vi sfrecciano ad alta velocità. Subito dopo l’imbuto, inoltre, c’è il magazzino del Poli Regina, che genera un passaggio di mezzi pesanti. Auto parcheggiate a destra, già ci si passa a malapena con un’auto, figurarsi con un autocarro. Pedoni schiacciati al muro. L’eliminazione di tre posti auto, infine, non avrebbe particolari ripercussioni, visto l’elevatissimo numero di posteggi lungo via Duca d’Aosta.

La soluzione tampone

Da via Mendola, per far scendere in tranquillità bambini e ragazzini fino alle scuole Longon-Archimede, c’è una viuzza laterale, privata. Servitù di passaggio pubblica, ma la strada è chiusa da cancello. Si passa solo a piedi, però ci sono due archetti di metallo che impediscono il passaggio col passeggino e in bici, anche se la si conduce a mano. I residenti chiedono al Comune che si attivi perché il passaggio venga allargato, usando un dissuasore ampio, comodo, come quello posto all’uscita della galleria Telser verso via duca d’Aosta.













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