Bolzano

Via Novacella, giù i ruderi: al loro posto una palazzina 

Le vecchie baracche abbandonate da anni verranno presto demolite per una nuova operazione immobiliare. Il Comune intanto tratta per realizzare un parco a Maria Heim



BOLZANO. I vigneti, pur restando vigneti, potrebbero diventare il polmone (fruibile) di Europa Novacella. È il possibile destino di quel cuneo verde che si insinúa tra via Dalmazia e via Novacella. Il Comune, nella figura del suo assessore Stefano Fattor, lo propone. Sta ora alla proprietà disporre. In sostanza, detto che Maria Heim, la chiesa della Visitazione e il suo complesso permangono intoccati e intoccabili, protetti come sono dalla tutela delle Belle arti e dalla disciplina degli Insiemi, resterebbe lo spazio per aprire il loro verde più o meno coltivato alla città.

Certo, con una cornice d’impiego neppure paragonabile a quella di un normale parco urbano ma con possibili opzioni legate ad una frequentazione più intensa e coordinata da parte degli abitanti del quartiere. Ma c’è anche una nuova iniziativa che sta interessando lo stesso cuneo nella sua porzione più esterna, le baracche poste in via Novacella pochi metri prima delle scuole Foscolo e di fronte ai terreni dell’aeronautica.

Sul cartello della concessione edilizia affisso sulla strada si legge che il committente del “Residence Maria-Heim” è la Habitat e il progetto è dell’architetto Mathias Trebo. Iniziativa che prevede l’abbattimento dei ruderi a breve per far posto ad un immobile abitativo. Dunque, quello spazio agricolo che una volta si estendeva dal Talvera a Gries e che spinto a sua volta dall’espansione della città si è ridotto al cuneo tra le vie Dalmazia e Novacella, è interessato da due ordini di iniziative, una ormai certa, l’altra dentro una trattativa. 1) Quella certa risulta essere il progetto che prevede la demolizione delle baracche in fondo a via Novacella.

Solo qualche anno fa erano occupate da alcuni laboratori artigiani di falegnameria. Di proprietà degli agostianiani di Novacella, come pure il terreno alle loro spalle verso Santa Maria in Augia, sono stati acquisti da una immobiliare bolzanina. Nei prossimi giorni saranno abbattute e al loro posto è prevista la costruzione di un piccolo condominio di almeno otto appartamenti. Che si inserisce in un contesto urbano ricco di costruzioni tra la via stessa e gli incroci con via Palermo. In questo modo si traccia un confine ancora più visibile tra il contesto costruito e il verde dei vigneti nel resto del cuneo, al suo limitare nord. 2) È invece avvenuto nei giorni scorsi un primo incontro tra i religiosi proprietari dei terreni in gran parte a vigneto e l’assessore Stefano Fattor per iniziare a delineare un possibile uso collettivo degli stessi. Che sarebbe, così è nelle intenzioni del municipio, molto meno invasivo di quello che caratterizza i parchi e i giardini pubblici urbani.

Probabilmente una serie di percorsi in grado di connettere interno ed esterno e permettete così di godere in modo più compiuto e consapevole anche del complesso medievale della chiesa e dei suoi annessi. Ricordiamo che lo stesso Fattor era stato protagonista poco tempo fa di una lunga trattativa col parroco di Regina Pacis, poi conclusasi negativamente, per il riuso degli spazi del sagrato a beneficio del quartiere. Ora questi altri contatti per gli spazi alle spalle della chiesa di via Dalmazia rivelano l’esistenza di un disegno strategico del Comune per dotare uno dei rioni più popolati e cementificati della città di possibili spazi verdi. Da ricavare, e questo accadrà anche in altri contesti, ovunque vi sia la possibilità di reimpiegare terreni marginali o di risulta in uno scenario complessivo di riqualificazione degli spazi in senso ecosostenibile. P.CA.













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