BOLZANO

Via Renon: 450 auto all’ora. Pronto il piano anti-ingorghi 

La proposta del Comune da adottare a partire dal 15 giugno. A sollecitare l’intervento Sasa e Provincia, per cercare di ridurre o almeno limitare i ritardi dei bus che arrivano fino a 40 minuti



BOLZANO. «La soluzione individuata, per cercare di ridurre il traffico nel tratto tra la stazione dei bus di via Renon e la stazione ferroviaria, è quella con effetti meno impattanti sulla statale e su strade come via San Quirino e viale Venezia. Purtroppo, in assenza di una variante, l’intervento su un’arteria produce lo spostamento del traffico su un altro asse: ciò rende tutto molto complicato. Anche perché, proprio in quella zona, abbiamo una serie di garage: da piazza Walther all’hotel Luna e poi anche quello sotto i palazzi provinciale e il parcheggio dell’hotel Laurin». Dopo mesi dedicati all’analisi dei flussi, alla conta delle auto, alla simulazione degli effetti delle possibili soluzioni, l’assessore alla mobilità Stefano Fattor porterà in giunta la proposta, per ridurre le code che già in situazioni normali si formano davanti alla stazione dei treni e si allungano poi da una parte su via Renon e dall’altra su via Garibaldi. In vista dell’estate, quando ai bolzanini si aggiungeranno i turisti, la situazione rischia di diventare esplosiva. Alla seduta parteciperà anche l’ingegner Stefano Ciurnelli, consulente del Comune in tema di mobilità, e il comandante della Polizia municipale Fabrizio Piras.

In cosa consiste esattamente la soluzione?

Per ora - taglia corto l’assessore - non anticipo niente. Devo avere prima il via libera della giunta. Poi la proposta andrà in commissione mobilità e se necessario in maggioranza. L’obiettivo è di partire in via sperimentale dal 15 di giugno. A settembre si farà un primo bilancio e quindi si valuterà se c’è bisogno di introdurre qualche correttivo.

Potrebbe anche non passare?

Certo, tutto è possibile, ma sia la Sasa che la Provincia ci sollecitano ad intervenire. La situazione attuale non è più sostenibile.

Le cifre di questa “insostenibilità”?

Esclusi mezzi pubblici e furgoncini per il trasporto delle merci, i tecnici hanno calcolato che dalla stazione dei bus a quella dei treni passano in media ogni giorno 400-450 macchine all’ora. Dall’analisi dei flussi si è notato che la maggior parte delle macchine arriva da strade come via Pascoli e via Raiffeisen che vengono usate come scorciatoia da chi arriva dalla zona di via Fago, ma anche da San Genesio e dalla Val Sarentina.

Un numero notevole.

Un’enormità. Conseguenza: per percorrere 200-300 metri i bus, nella migliore delle ipotesi, accumulano 6-8 minuti di ritardo; ma spesso e volentieri si arriva anche a 20 o addirittura 40 minuti. Il ritardo, accumulato qui, si ripercuote sull’intero servizio che non potendo essere puntuale perde di credibilità e quindi di appeal. Però in attesa di interventi strutturali sulla viabilità, dobbiamo fare di tutto per convincere i bolzanini a lasciare a casa la macchina e spostarsi coi mezzi pubblici o in bici.

La presenza del comandante della Polizia municipale a cosa serve?

Abbiamo assolutamente bisogno di intensificare la presenza di vigili urbani in quella zona per far rispettare le nuove disposizione. Se la soluzione darà i risultati sperati, dopo metà settembre, si può pensare di mettere una segnaletica ad hoc. A.M.

 













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