Via Renon: via libera al megapalazzo della Provincia

La giunta lo ha inserito nel Puc. Tommasini si è astenuto L’assessore Pasquali: «Contestiamo altezza e garage»



BOLZANO. La giunta provinciale, nella riunione di ieri, ha dato il via libera al palazzone di via Renon, ampliando all’interno del Piano urbanistico comunale la zona per attrezzature collettive sovracomunali. Una soluzione, quella prevista dalla Provincia, che non piace affatto al Comune per una questione di altezze e di parcheggi.

«Per questo motivo - spiega l’assessore Christian Tommasini - mi sono astenuto».

Il palazzo, di cui si discute da anni, sorgerà al civico 5 di via Renon: l’attuale edificio verrà demolito e ricostruito. Al suo posto verrà realizzato un palazzo che assomiglia ad un gigantesco termosifone, questo in base al progetto di uno studio romano che ha vinto il concorso di progettazione. Ospiterà i circa 150 dipendenti della ripartizione personale di via Raiffeisen.

L’edificio è in affitto e la Provincia pagava circa 700 mila euro l’anno, somma recentemente abbassata - con un risparmio di 60-65 mila euro - in quanto si è riusciti a rivedere il contratto. «Le nostre contestazioni - spiega l’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali - riguardano innanzitutto i parcheggi. Abbiamo chiesto alla Provincia di non realizzarne. Quella è una zona delicata a due passi dal centro storico. Sotto i palazzi della Provincia, c’è già un mega-garage su più piani. Di fronte c’è la stazione dei treni, vicino il capolinea degli autobus. Questo per dire che il nuovo complesso sarà facilmente raggiungibile senza bisogno di utilizzare la macchina. La filosofia del Comune è ormai da anni quella di scoraggiare l’uso della macchina: questo vale per tutti. Non si capisce per quale motivo non dovrebbe valere anche per gli impiegati provinciali».

In realtà, nella delibera non si specifica quanti saranno i nuovi posti macchina all’interno del garage, ma questo preoccupa comunque l’assessore Pasquali.

«Noi avremmo voluto che si precisasse nella delibera che non verranno costruiti parcheggi. Il fatto che non si sia messo nero su bianco, temo dia mano libera. Salvo ripensamenti da parte della Provincia, l’effetto inevitabilmente sarà quello di attrarre nuovo traffico in centro».

L’altra questione che ha fatto sì che il palazzo sia ancora sulla carta, nonostante la Provincia abbia fretta di lasciare i locali in affitto per passare a quelli in proprietà in attuazione di una politica di risparmi, riguarda le altezze.

In origine il nuovo edificio doveva essere alto 33 metri. Troppi, secondo il Comune. «È stato abbassato ma non abbastanza. Il palazzo sarà alto 27,50 metri per un totale di otto piani che è l’altezza massima consentita dal Puc per quella zona, ma noi continuiamo ad auspicare che non superi i 22 e mezzo che è l’altezza media dei palazzi vicini».













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