IL CASO

Violentò la nipote, otto anni

La corte d’appello ha ridotto di 24 mesi la condanna di primo grado



BOLZANO. Il cittadino peruviano condannato in primo grado a dieci anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della nipote di appena 13 anni, ha ottenuto una riduzione di condanna di due anni. Ieri la corte d’appello di Bolzano ha confermato in pieno l’impianto accusatorio ma ha ridotto la pena a otto anni. L’uomo, che dopo i fatti (avvenuti nell’estate del 2014) tentò la fuga all’estero, è ora in carcere a Verona nella speciale sezione prevista per chi si macchia di reati sessuali nei confronti di minorenni. Secondo quanto emerse dalla denuncia della madre della ragazzina, lo zio abusò della piccola a conclusione di una festa di compleanno della stessa madre. La donna si addormentò ed il fratello (cioè lo zio della vittima) approfittò della situazione: fece bere la piccola per ubriacarla e poi abusò di lei. Resosi conto della gravità dei fatti, l’uomo lasciò poi subito la casa e scappò all’estero. Sulla base della denuncia della mamma della bambina, fu emesso un’ordine di cattura internazionale sulla base del quale l’uomo rintracciato e bloccato in Olanda nel luglio di due anni fa. La polizia riuscì a bloccarlo proprio mentre si apprestava ad imbarcarsi su un volo per il Perù con la prospettiva di rendere ben più difficile l’eventuale esecuzione dell’ordine di custodia cautelare emesso dalla magistratura. Riportato in Italia, l’uomo - come detto - è rinchisuo nel carcere di Verona ove è in attesa di una sentenza definitiva. E’ probabile che gli avvocati difensori facciano ricorso per Cassazione. (ma.be.)

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