Vipiteno, addio vecchia scuola

Dopo la demolizione di palestra e aule, sorgerà il nuovo polo italiano con primarie, medie e superiori


di Fabio De Villa


VIPITENO. Si stanno concludendo in questi giorni le ultime opere di demolizione della palestra e della vecchia scuola in lingua italiana di Vipiteno, sulle cui ceneri sorgerà entro pochi anni il nuovo polo scolastico ampliato “Alexander Langer” che riunirà sotto un unico tetto tutti gli istituti scolastici di lingua italiana, dalla scuola primaria alle superiori. È questo l’obiettivo perseguito con gli interventi di ristrutturazione e ampliamento del centro scolastico esistente, risalente agli anni ’60.

L’avvio dei lavori, seguiti dalla Ripartizione edilizia e servizio tecnico della Provincia, è stato celebrato pubblicamente a fine maggio con la posa della prima pietra a cura dell’assessore provinciale all’edilizia pubblica e scuola in lingua italiana Christian Tommasini assieme al sindaco del Comune di Vipiteno Fritz Karl Messner, alla presenza delle autorità scolastiche e degli alunni, dei tecnici e dei rappresentanti dell’impresa edile. Entro novembre, assicurano i tecnici, saranno effettuate le ultime gettate di cemento della futura struttura, che sarà più alta di un piano rispetto a quella vecchia, mentre il montaggio dell’ultima parte della nuova struttura in legno dovrebbe essere effettuata entro il marzo del prossimo anno.

I lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento del polo scolastico di Vipiteno sono cofinanziati dalla Provincia e dal Comune di Vipiteno sulla base di una convenzione. L’investimento pubblico complessivo è di 10,8 milioni di euro, di cui 3,82 milioni a carico della Provincia e il rimanente a carico del Comune di Vipiteno e dei Comuni limitrofi. Il sindaco Messner ha sottolineato l’impegno della Provincia, che è riuscita a creare i presupposti per giungere a tale accordo e a rendere possibili gli interventi. La ristrutturazione e l’ampliamento del complesso perseguono l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità un’opera flessibile e al passo con il sistema educativo. Gli spazi a disposizione, grazie al costante confronto con corpo insegnante, tecnici e progettisti, sono stati ridefiniti secondo approcci didattici aperti e per offrire un contributo fattivo della scuola “a una società tollerante, inclusiva e plurilingue”. Nel dettaglio, la struttura avrà una capienza quasi doppia rispetto al passato e tutto sarà incentrato attorno alla grande biblioteca, che sarà punto nevralgico e di incontro di tutte le scuole. Attorno a questa si articolerà una quarantina di locali, tra cui 21 classi normali, 17 classi speciali e laboratori, una grande aula magna e tutti gli uffici del personale e della dirigenza. Infine, come ciliegina sulla torta, sarà creata una nuova opera artistica che avrà il compito di abbellire la nuova piazza, opera che sarà eseguita da un artista locale ancora da individuare.

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