Vipiteno, in casa Svp non ha retto la protesta morbida

Presentarsi con le piccole stelle alpine era la mediazione L’Obmann: «Sorpreso, è stata una decisione emozionale»



VIPITENO. Fino alle piccole stelle alpine passi, ma rompere in questo modo clamoroso la Svp non se l’aspettava. Anzi, non se l’aspettavano nemmeno le altre sezioni dell’Alta Val d’Isarco che pure avevano voluto dare un segnale abbastanza forte al partito centrale. Per questo Achammer non ha preso per niente bene la decisione del sindaco di Vipiteno Fritz Karl Messner e dei suoi assessori di presentarsi alle prossime elezioni non all’ombra della stella alpina e nemmeno delle due piccole stelle alpine (evenienza prevista dallo statuto stesso del partito), ma addirittura di una civica che non avesse nulla a che fare con l’Svp se non l’antica militanza dei suoi componenti.

Sorpreso anche l’Obmann comprensoriale, Karl Polig, che parla di una reazione emozionale da parte di Messner e dei suoi assessori. Non serviva, dice in buona sostanza, creare una lista civica per protestare contro la riforma sanitaria perché i cittadini sanno benissimo che questa cosa non dipende dagli amministratori cittadini, i quali invece si sono subito schierati in difesa dell’ospedale. La strategia di Polig concordata con le altre sezioni di partito era quella di presentarsi con il simbolo delle piccole stelle alpine, una sorta di “cartellino giallo” nei confronti della Svp (come lo aveva definito il sindaco di Brennero Kompatscher), ma senza arrivare a una rottura clamorosa come invece è accaduto a Vipiteno. Gli altri centri - Campo di Trens, Racines e Vizze - hanno infatti già scelto di presentarsi col simbolo “di riserva” ma senza strappi. All’appello manca ancora il comune di Brennero che deciderà la settimana entrante.

Una settimana, questa, che si prevede molto movimentata perché il sindaco Messner, il vice Larch e gli assessori Trojer, Recla e Seeber hanno deciso di dire la loro in una conferenza stampa fissata per domani mattina. Il braccio di ferro tra centro e periferia all’interno della Svp non è ancora finito. Anche perché la Svp cercherà comunque di mettere in piedi una lista da contrapporre a quella del sindaco: il modo migliore per verificare se è vero, come sostengono alcuni amministratori, che è diventato più difficile trovare voti e collaborazione in periferia dopo lo scandalo dei vitalizi e la riforma sanitaria, vista come un insopportabile tentativo di centralizzazione.













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