Virgolo,dopo la frana si accelera sulla galleria 

Progetto definitivo approvato. Via al cantiere previsto nel 2022. Consegna nel 2024 o 2025 La linea più strategica dell'asse nord-sud non può rimanere bloccata quasi ad ogni temporale


paolo campostrini


Bolzano, L'ultima frana ha dato la scossa. E così il Virgolo si è visto definire l'agenda per la sua galleria. Nell’incontro dell'altro giorno tra le Ferrovie (che si sono caricate sulle spalle i costi dei lavori) e il Comune (che collabora per la cantierizzazione) c’era sul tavolo il progetto esecutivo, approvato in ogni dettaglio. E dunque ecco cosa accadrà: nei primi mesi dell'anno prossimo, ormai alle porte, si stila la gara d'appalto, negli ultimi si preparano le aree di cantiere e nel 2022, questa è la data sottoscritta, si avviano i lavori per il tunnel. Consegna dell'opera? «Contiamo nel 2024, massimo l'anno dopo» anticipano in municipio. In sostanza: le Ferrovie e Bolzano non possono più permettersi di vedere la linea più strategica dell'asse nord-sud bloccata quasi ad ogni temporale. Si tratta di una direttrice ottocentesca che costeggia la collina troppo da vicino e le cui reti di protezione risultano inadeguate a garantirne l'accessibilità di fronte a pesanti eventi atmosferici. Sono anni che si interviene su quel tratto tamponando e non agendo strutturalmente. L’ultimo cantiere impegnativo è stato intorno al piccolo ponte a fianco di viale Trento; nel corso del quale la linea ha subito l'interruzione più prolungata. Ma è all'esterno che i conti non tornano. Ora, dopo 150 anni di vita dovrebbero tornare. In autunno Ferrovie aveva già avviato i primi sondaggi sia sulle rocce che nel terreno. Una ditta convenzionata ha fatto giungere nei pressi di viale Trento una serie di macchine in grado di garantire un monitoraggio in profondità che ora sta alla base del progetto esecutivo e sul quale saranno infine definite le aree di cantiere. «Abbiamo avuto una serie fitta di incontri con i tecnici delle ferrovie - conferma Ivan Moroder, funzionario del municipio per le opere infrastrutturali - e posso garantire che stiamo marciando a tappe forzate. Siamo avanti ormai con la definizione degli interventi e abbiamo posto il 2022 come anno di inizio lavori». Col tunnel, che costerà intorno ai 60 milioni già messi a bilancio dall'ente ferroviario, non sarà garantito solo il normale attraversamento in sicurezza di quel tratto di linea finora allo scoperto ma anche la possibilità di raddoppiarla, offrendo alla viabilità provinciale un'opzione in più: un binario dedicato alla linea Bolzano-Merano che , in questo modo, non sarà più sottoposto ad una convivenza complessa con quella Brennero-Verona. Ma, ed ecco spiegato il surplus di interesse del Comune nei confronti di questa nuova infrastruttura ferroviaria, il tunnel sotto il Virgolo libererà gran parte dello spazio oggi occupato dai binari per destinarlo all'ampliamento di viale Trento. Il quale potrà finalmente intravvedere un'orizzonte che lo vede trasformato in direttrice nord-sud della progettata mini- circonvallazione bolzanina. Viale Trento, così ampliata e a due corsie ma con un unico senso di marcia, quello verso la Zona, si tufferà sotto l'altro nuovo tunnel stradale sotto la rotonda di ponte Roma per infine innestarsi sull'Arginale. L'altra direttrice, quella sud- nord, si appoggerà invece sulla riqualificazione dell'asse via Siemens-via Grandi - tunnel ponte Roma, che si proporrà a sua volta come alternativa veloce all'attuale direttrice di via Galilei. «Il tunnel sotto il Virgolo interessa strategicamente tutto il nostro sistema dei trasporti - ha aggiunto ieri il sindaco - perché toglie la linea dai rischi di interruzione per maltempo e ci offre una nuova ferrovia , in autonomia per Merano. Ma, ecco i vantaggi anche per Bolzano, ci consente di attuare il grande piano di riconversione del traffico da e verso la Zona". Il quale oggi è costretto su un asse, quello di via Galilei, sottoposto alla pressione di molti centri commerciali e innumerevoli innesti ai suoi lati che ne aumentano la frequentazione e la rallentano. Tolto il tappo al Virgolo, l'altro scenario che si apre, una volta attivati i due assi alternativi nord-sud a fianco della collina, la stessa via Galilei potrà riproporsi come direttrice commerciale e non più unico sbocco verso il centro e attuare a sua volta una vasta riqualificazione anche urbanistica. P.CA.















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