Vitalizi, il cerino ora passa a Pensplan

Chiara Avanzo: «Trasferisca le quote rimaste del Fondo Family o faremo causa». Ok anche alle riscossioni coatte



BOLZANO. Vitalizi, il consiglio regionale ha voluto dare ieri un segnale di fermezza dopo le polemiche interne degli ultimi giorni. «Nessuna marcia indietro sulle riscossioni», è la presa di posizione dell’ufficio di presidenza, guidato da Chiara Avanzo, che si è riunito ieri pomeriggio. Mercoledì prossimo si terrà l’annunciato confronto con la giunta regionale.

Tra liquidi e quote del Fondo Family, il consiglio regionale deve recuperare ancora 13 milioni di euro, con cause aperte da parte di una cinquantina di ex consiglieri. Il cerino viene scaricato su Pensplan, su cui prosegue il pressing per il recupero delle quote del Fondo Family. Dopo un braccio di ferro che dura ormai da un anno, ieri l’ufficio di presidenza (Avanzo, Widmann, Stirner, Degodenz e Bezzi) ha lanciato l’ultimatum a Pensplan. «Se in 60 giorni non verranno sbloccate le quote di Fondo Family ancora intestate a consiglieri ed ex consiglieri, valuteremo di procedere legalmente contro l’ente» è la presa di posizione presentata da Thomas Widmann (vice presidente del consiglio regionale) e votata da tutti i componenti della presidenza, con la sola astensione di Giacomo Bezzi (Forza Italia) per le minoranze. Confermata anche l’intenzione di procedere con il recupero coattivo del denaro liquido da parte di Trentino Riscossioni. Widmann è uno dei consiglieri che non ha firmato la liberatoria per il trasferimento al consiglio regionale delle proprie quote di Fondo Family. La maggior parte dei consiglieri invece ha compilato il modulo consegnato da Chiara Avanzo. Da oltre un anno questo fronte è congelato, perché Pensplan sostiene di non poter procedere d’ufficio con il trasferimento dei fondi. «No, la legge dice che gli atti della legge del 2012 sono nulli e quindi i nostri fondi tornano nella disponibilità di Pensplan», accusa Widmann. Ora parte l’ultimatum, conferma Avanzo: «In 60 giorni Pensplan trasferisca le quote». L’altro capitolo riguarda il denaro liquido da riscuotere, prevalentemente da ex consiglieri. Se ne occuperà con procedura coatta Trentino Riscossioni: presto la convenzione con Regione e Consiglio regionale, che diventeranno soci di Trentino Riscossioni. Widmann insiste: se gli ex consiglieri vinceranno i ricorsi, chi verrà ritenuto responsabile del recupero coatto? Urge verifica.

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