«Vogliamo una Bolzano più solidale»

Il movimento di estrema destra appoggia Benussi e punta al debutto in Consiglio: «Il programma di Ivan è il più sociale»



BOLZANO. Nella diaspora della destra bolzanina, CasaPound prova a entrare in consiglio comunale. E ad entrarci dalla estrema destra. Il movimento si candida per la prima volta alle elezioni comunali. Ci arriva dopo il test delle ultime elezioni politiche, dove ha raccolto 1.592 voti alla Camera e 1.160 voti sono andati a Maurizio Puglisi Ghizzi, candidato al Senato nel collegio Bolzano-Laives e ora capolista alle comunali. CasaPound appoggia il candidato sindaco Giovanni «Ivan» Benussi. «Il programma di Benussi è indubbiamente il migliore», spiega Puglisi Ghizzi, «È il più solidale e quello che mira ad abbattere i tanti muri di questa città, anche i muri etnici. A chi pensa che siamo un movimento solo italiano, rispondo che in lista abbiamo Mirko Gasperi, che è di lingua tedesca e rappresenta i tanti sudtirolesi che militano con noi». Al secondo posto nella lista c’è Andrea Bonazza, il volto di CasaPound a Bolzano. Tredici i candidati, di cui 4 donne. Alle elezioni di domenica contano di fare bene, perché in questi anni CasaPound ha saputo muoversi, anche nei quartieri, costruendo una affollata rete di militanti. Sulle posizioni di estrema destra di CasaPound Puglisi Ghizzi, 52 anni, un passato nell’Msi e poi in An, risponde così: «È da quando avevo 13 anni che mi sento dare del fascista. Dopo la fine di An, partito che era diventato terra di conquista per gente che si faceva gli affari propri, mi sono riavvicinato alla politica grazie a CasaPound, raro luogo in cui si fa politica per volontariato sociale». Nel programma di Benussi si propone, tra l’altro, di ripristinare la programmazione urbanistica, di agevolare la trasformazione di destinazione d’uso degli uffici sfitti in appartamenti da affittare a prezzo calmierato, di sostenere progetti di solidarietà e di comunità per gli anziani. CasaPound ha appena inaugurato la nuova sede in via Cesare Battisti. Vi si vedono girare più giovani che nella maggior parte degli altri partiti. È il motivo per cui CasaPound preoccupa chi combatte le posizioni di estrema destra. «Abbiamo una associazione animalista, un gruppo di protezione civile, una squadra di calcio e una di hockey», replica Puglisi Ghizzi, «centinaia di militanti non arrivano per caso».

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