riforma del terzo settore 

Volontari, si tratta con Roma 

La Croce Bianca chiede di potersi servire dei propri dipendenti



BOLZANO. Una riforma del Terzo Settore, che già l’anno scorso e stata approvata dal governo a Roma, potrebbe mettere in serie difficoltà l’Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca. Ciò è dovuto ad una disposizione contenuta nel testo di legge, che prevede l’esclusione dei dipendenti di un’associazione dal servizio di volontariato per la stessa. Sta di fatto, che ben 300 dei 380 dipendenti della Bianca svolgono servizio volontario nel loro tempo libero coprendo i notturni e i fine settimane. “Un’esclusione dei dipendenti dal servizio volontario porterebbe non solo a problemi nella copertura dei servizi, ma distruggerebbe contemporaneamente un sistema sviluppatosi negli anni”, spiega la presidente Barbara Siri. Grandi speranze l’Associazione Provinciale di soccorso trae da un incontro avvenuto con la sottosegretaria alla Maria Elena Boschi e il senatore Svp Karl Zeller. “Negli ultimi giorni e settimane siamo riusciti a sottoporre all’attenzione della sottosegretaria il nostro problema e ad evidenziare la particolarità del volontariato altoatesino”, conferma Siri. Tramite il presidente Kompatscher che ha fatto suo la questione e il senatore Zeller è stato possibile fissare un appuntamento a breve termine con la sottosegretaria ed è stata offerta la prospettiva di una soluzione: una proposta di modifica legislativa nella riforma del Terzo Settore potrebbe risolvere il dilemma dell’Associazione Provinciale di Soccorso. La sottosegretaria ha inserito questo adattamento nell’ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio di Ministri, spiega il direttore Ivo Bonamico, in seguito all’incontro di un’ora con la sottosegretaria.













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