Prestiti

Boom di finanziamenti al consumo anche se i tassi sono alti: record italiano al Trentino Alto Adige

Lo studio è della Fondazione Fiba di First Cisl. Un quarto dei prestiti dedicato agli acquisti. In regione il primato della crescita: +68% in sei anni



BOLZANO. L'aumento dei tassi di interesse non ha scoraggiato tutti i tipi di prestiti. Se sui mutui l'effetto è stato un arretramento, sul consumo lo scenario è completamente differente. Soprattutto in Alto Adige. I finanziamenti per acquistare beni di consumo nel 2016 a livello nazionale ammontavano a 107 miliardi di euro, nel 2023 siamo arrivati quasi a 154 miliardi: un aumento del 44% in soli sette anni, secondo un'analisi condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl.

I prestiti per finalità di consumo rappresentano un quarto del totale dei finanziamenti alle famiglie. Tra le regioni che spiccano nella crescita di questo tipo di finanziamento, c'è il Trentino Alto Adige, con un +68,1% e un tasso di crescita che è di 2,7 volte superiore a quello della Sardegna. Crescita maggiore rispetto alla media italiana, ma anche rispetto all'area del Nord Est (+55,4%).

Tra le ragioni della crescita, il fatto che i tassi applicati al credito al consumo sono già alti e hanno reagito più lentamente all'ultimo aumento del costo del denaro.

I tassi applicati al credito al consumo sono rimasti sostanzialmente stabili da giugno 2016 a giugno 2022 , si spiega nell'analisi. Hanno cominciato a muoversi al rialzo con l'avvio della stretta varata dalla Bce, ma gli aumenti decisi da quest'ultima da luglio 2022 sono stati incorporati solo in misura parziale. La Bce ha infatti alzato i tassi da 0% al 3,5% del marzo 2023, mentre il Taeg sul credito al consumo è passato da 8,34% di metà 2022 al 10,12% del marzo 2023. Tassi che erano già alti, insomma, concentrati su importi maggiori. Per generi come elettrodomestici e, soprattutto, automobili.













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