Alla visita all’Archeopark intervengono gli esperti

Villandro. Un finesettimana dedicato alla cultura archeologica quello appena trascorso a Villandro per il progetto “Bodenschätze erleben-Vivere le risorse”.In questo contesto, il professore della...



Villandro. Un finesettimana dedicato alla cultura archeologica quello appena trascorso a Villandro per il progetto “Bodenschätze erleben-Vivere le risorse”.

In questo contesto, il professore della Statale di Milano Umberto Tecchiati e Giovanni Rizzi dell’omonimo gruppo di ricerche archeologiche che ha condotto gli scavi in loco hanno spiegato in dettaglio a tutti i presenti le strutture i reperti, la cronologia degli scavi della zona archeologica Plunacker di Villandro.

L’area di Villandro e dintorni infatti fu intensamente abitata e frequentata durante diverse fasi della preistoria, in età romana e nel medioevo. Grazie alla sua ottima posizione e al clima mite fu per secoli terra d’incontro e di scambio tra la cultura nordica e quella mediterranea.

L’area archeologica copre una superficie di 1600 metri quadrati e ha dato alla luce tre edifici principali e i resti di un quarto edificio. Il parco ha una grande importanza per la sequenza di strati archeologici risalenti a varie fasi del Neolitico, conservatesi nel sottosuolo quasi completamente intatti.

I lavori di scavo sono stati portati avanti dalla Sovrintendenza ai beni culturali della Provincia di Bolzano negli anni Ottanta e Novanta. La decisione degli archeologi coinvolti è stata quella di coprire integralmente gli scavi per riparare ogni cosa dagli agenti atmosferici che avrebbero potuto danneggiarli.

L’Archeopark di Villandro è aperto fino a fine settembre il mercoledì dalle 17 alle 19 e il venerdì fino alle 20.30. FDV















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