il caso 

«Botti» in centro a Capodanno Insorgono gli animalisti

BRESSANONE. Gli animalisti insorgono in rete per la decisione del Comune di autorizzare i «botti» in occasione della festa di San Silvestro. Bolzano, Merano e Laives hanno deciso, infatti, di lasciar...



BRESSANONE. Gli animalisti insorgono in rete per la decisione del Comune di autorizzare i «botti» in occasione della festa di San Silvestro. Bolzano, Merano e Laives hanno deciso, infatti, di lasciar perdere e anche Brunico ha autorizzato un solo show pirotecnico alle 18 a Riscone. La città vescovile, in questa occasione, ha deciso di andare controcorrente e di rispettare una tradizione consolidata, gradita peraltro da diversi ospiti e residenti.

Soprattutto sui social c’è chi punta il dito contro l'associazione turistica e il primo cittadino Brunner, sottolineando come siano anni che si tenti invano di far firmare al primo cittadino un’ordinanza restrittiva. C’è chi chiede, in particolare, un giro di vite per la zona adiacente a Palazzo Vescovile. «Il Comune di Bressanone pensa solo a come far fare i soldi agli albergatori e non ha rispetto per i propri cittadini che pagano le tasse – spiega Ornella Giudice - Gli animali che vivono tutto l'anno al laghetto chi li protegge? E i cigni del parco vescovile sopra il quale verranno sparati i fuochi? Ogni anno muoiono di paura tantissimi animali e nessuno se ne prende cura. Come cittadina non ho forse diritto di festeggiare tranquillamente Capodanno con i miei animali? Non è giusto, abbiamo tutti gli stessi diritti. La sera di Capodanno non mi rimane altro che trascorrerla chiusa in camera con la Tv al massimo a tranquillizzare i miei animali. E questo per far contenti i turisti e gli albergatori. È una cosa davvero poco civile. Siamo la pecora nera della provincia».

(fdv)













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