La storia

Elena, la centenaria che ha sconfitto il Covid

Gli auguri del Comune di Bressanone. Nata a Genova, Elena Delfino Borgatti è giunta a Bressanone nel lontano 1951. Innamorata della città, col marito ufficiale si è impegnata in iniziative sociali e di solidarietà



BRESSANONE. Ha vinto la battaglia contro il Covid e ora ha compiuto 100 anni. Un secolo che Elena Delfino Borgatti ha festeggiato con il sorriso e con gli auguri e i fiori che le sono arrivati anche dal Comune di Bressanone. È stato il sindaco Peter Brunner a far visita alla signora Borgatti, a salutarla, a ringraziarla per tutto quello che ha fatto per la città. A cominciare dalla fondazione dell’“Opera Don Bosco”, che ha visto l’intervento, il contributo, la passione anche di Elena Borgatti accanto a quelli di altri entusiasti, accanto al marito Giovanni Delfino.

Nata a Genova il 18 marzo 1921, la neo centenaria ha trascorso più di cinquant’anni della sua vita a Bressanone. Con il marito, originario di Padova, ufficiale di artiglieria da montagna e spesso coinvolto e impegnato in trasferimenti di sede, è arrivata a Bressanone nel 1951, dove si sono finalmente fermati per diversi anni. E, anche quando si dovevano spostare in altre città, appena era possibile lei e il coniuge ritornavano nella città vescovile, innamorati del suo centro e del suo paesaggio, desiderosi di immergersi nei panorami delle montagne, nei boschi e fra la gentilezza dei cittadini. Alla fine, non se ne sono andati più, si sono stabiliti in modo definitivo a Bressanone.

Con la guida di don Giuseppe Franco, canonico del Duomo, e sempre sostenuta dal marito, da brissinese la signora Borgatti ha quindi iniziato a darsi da fare per i concittadini, avendo sempre in vista obiettivi e finalità sociali, opere di solidarietà, progetti per aiutare gli altri, per rispondere ai bisogni della gente. Così, Elena Delfino Borgatti ha abbracciato e fatto proprie diverse iniziative organizzate dalla parrocchia e, come detto, ha messo la propria firma sull’atto di nascita dell’Opera Don Bosco, un atto datato 30 ottobre 1981 e fortemente voluto, fra gli altri, dal marito Giovanni Delfino, a cui Elena Borgatti non ha mai fatto mancare il proprio appoggio e il proprio convincente sostegno, l’energia indispensabile per concepire il progetto di un’associazione che portasse avanti le iniziative della comunità italiana nella città di Bressanone, un circolo ricreativo e culturale che potesse diventare punto di riferimento dalle idee per il tempo libero all’impegno per la crescita sociale .

Sconfitto il Covid e tagliato il traguardo dei 100 anni, nei giorni scorsi Elena Delfino Botrgatti ha gradito molto la sorpresa organizzata dal sindaco Peter Brunner, arrivato a festeggiarla con un mazzo di fiori a nome dell’intera amministrazione comunale.

“Dalla vetta dei miei 100 anni – ha rivelato Elena Delfino Borgatti parlando al primo cittadino - guardo al passato con animo riconoscente verso la popolazione di Bressanone, che mi ha accolta e che tuttora mi regala momenti di felicità”. Un rapporto di amore condiviso, che si è alimentato nel tempo per superare gli elementi di divisione ed esaltare tutto ciò che rafforza una comunità.













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