bressanone - la conferenza 

Eroi e aguzzini nel lager a Bolzano 

Incontro degli Amici dell’Università di Padova con le scuole



BRESSANONE. Nella “Casa della Gioventù” dell’Università di Padova a Bressanone, si è tenuto un incontro, organizzato dall’associazione Amici dell’Università di Padova, con gli studenti del liceo Alighieri e dell’Istituto tecnico economico Falcone e Borsellino (scuole italiane), dello scientifico Fallmerayer e del ginnasio pedagogico Gasser (scuole tedesche).

L’incontro riguardava “Il Lager di Bolzano, il criminale nazista Michael Seifert e la fulgida figura del prof. Egidio Meneghetti ”. Moderatore è stato il presidente dell’associazione Renzo Pacher, già presidente della sezione distaccata della Corte d’appello di Bolzano, relatori Bartolomeo Costantini, già procuratore della Repubblica al tribunale militare di Verona, e lo studioso ed avvocato bolzanino Arnaldo Loner.

Costantini ha spiegato che, nel luglio-agosto del 1944 il fronte si era spostato più a nord e il campo di concentramento di Fossoli, in provincia di Modena, venne trasferito a Bolzano, ove il lager, qualificato come campo di transito, è rimasto in funzione fino alla fine della guerra. Sia a Fossoli che a Bolzano commise torture e uccisioni il caporale delle SS Michael Seifert, che, dopo la fine della guerra, emigrò a Vancouver in Canada, ove venne rintracciato solo verso la fine degli anni ’90 e processato in contumacia dal tribunale militare di Verona, che lo condannò all’ergastolo. In quel processo Costantini fu pubblico ministero, mentre Loner fu patrono della parte civile, cioè del Comune di Bolzano. Costantini aveva formulato la richiesta di estradizione di Seifert dal Canada già nel 1999, ma l’estradizione avvenne solo nel 2008. Seifert, una volta in Italia, fu rinchiuso nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere e morì per malattia nel 2010 nell’ospedale di Caserta.

La relazione di Costantini è stata resa accompagnata dalla proiezione di immagini relative al lager di Bolzano e dalla lettura di alcuni capi di imputazione contestati al Seifert.

Loner ha parlato degli internati nel campo di concentramento di Bolzano, antifascisti, ebrei, omosessuali, militari italiani che non avevano aderito alla Repubblica sociale Italiana di Salò, oltre a numerosi altoatesini parenti o mogli di uomini, che avevano rifiutato di arruolarsi nell’esercito germanico o avevano disertato. Ha poi illustrato la figura di Egidio Meneghetti, professore di farmacologia all’Università di Padova, esponente della Resistenza, arrestato all’inizio del ’45 e che sopravvisse a torture e maltrattamenti e, dopo la guerra, divenne rettore dell’Università di Padova. Meneghetti scrisse anche numerose poesie in dialetto veronese ispirate ai delitti commessi nel lager.

Pacher, a conclusione dei lavori, ha ringraziato i relatori manifestando apprezzamento per gli istituti scolastici cittadini che hanno aderito all’iniziativa, inserendo la tematica nei rispettivi piani didattici.













Altre notizie

Attualità