Giardino appassito tra erbacce e strutture cadenti 

La «visita». Dopo la denuncia fatta dal gruppo «Iniziativa», un’occhiata nel parco di Bressanone evidenzia gli interventi richiesti da prati e siepi, dall’elefante di legno e dalle torri cinese e giapponese


Fabio De Villa


Bressanone. Un Giardino vescovile abbandonato e in degrado è quanto hanno segnalato nei giorni scorsi i membri del gruppo “Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile”, che hanno mostrato anche con delle foto quello che era un colorato e curato spazio verde e di meli, che oggi è una distesa di erba alta e strutture da sistemare. “A tutto questo - dice Iniziativa - vanno aggiunti episodi di vandalismo e ingressi di senzatetto”, che hanno costretto il Comune a chiudere l’ingresso dei giardini. Secondo alcuni vicini della zona, però, questo non avrebbe fermato il via vai di giovani che, complice il buio, si intrufolano nel parco. Nonostante il portone principale all’ingresso sud sia sbarrato e chiuso con catene, da qualche fessura si può curiosare all’interno e verificare le condizioni del Giardino.

Arbusti e cespugli cresciuti senza controllo si diffondono nell’erba alta attorno al grande elefante di legno “Soliman”, posizionato al centro del parco e punto di riferimento per tutti i bambini che, negli anni scorsi, durante i periodi di apertura si sono divertiti a giocarci e a toccarlo.

Secondo i membri del gruppo “Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile”, comunque, gli interventi di ripristino più urgenti sono necessari alla torre cinese e alla torre giapponese a sud dell’area. Ammirandole dalle mure della città e dalle strade magari non si nota quasi nulla. Una volta all’interno del parco o sbirciandoci dalle feritoie nella recinzione, invece, la situazione si rivela in un’altra prospettiva.

Alcuni anni fa entrambe le torri sono state restaurate, ora però la vegetazione e il deterioramento la fanno da padrone e stanno danneggiando le costruzioni. “Questo abbandono deve terminare, non possiamo attendere che inizino i lavori di realizzazione del parco – fanno sapere gli Ecosociali - Si deve provvedere subito quanto meno allo sfalcio dell’erba, all’estirpazione degli arbusti, alla rimozione della “carcassa” dell’elefante, mentre le due torri necessitano di urgente pulizia e bonifica”.













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