Grandi eventi, cinque sedi per la cultura e per l’arte 

Si punta su Astra, ex carcere, scuola di musica, biblioteca e giardino vescovile Tra gli obiettivi, creare un padiglione per le mostre e una casa della letteratura 


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. È stato presentato il Piano per lo sviluppo culturale di Bressanone attraverso una riorganizzazione delle strutture. “Nel cinema Astra, all’ex carcere, alla scuola di musica, alla biblioteca e nel giardino vescovile nei prossimi anni sorgeranno i nuovi luoghi dove vivere e fare cultura – spiega l’assessore alla cultura Monika Leitner - Nel gennaio scorso abbiamo varato il piano culturale a cui hanno partecipato i protagonisti della scena culturale di Bressanone ed ora siamo arrivati a un documento con proposte e collaborazioni che sarà vagliato dal Comune”.

L’intero piano si attua in tre fasi. La prima riguardava la mappatura completa di tutte le strutture e delle attività culturali presenti sul territorio. A seguire i diversi operatori culturali hanno individuato, attraverso interviste, incontri e workshop, i principali rami e potenziali da sviluppare e le condizioni necessarie per rafforzare l’identità culturale della città. Infine, due esperte hanno elaborato il piano, in cui sono espresse le linee guida per le future misure in ambito culturale.

“Gli ambiti individuati sono quattro e cioè Cultura giovanile (incentrato all’Astra), Chiesa arte e storia, Spettacolo e teatro e Musica e chiesa – continua Leitner – Partiremo subito dall’Astra, in quanto il nuovo centro sarà pronto in aprile e dovremo avere le idee chiare su gestione e scambi con strutture simili”. Al Centro per la cultura giovanile Astra l’obiettivo è aprire le porte ai giovani creativi, in modo che possano trovare le condizioni ideali per la realizzazione di progetti e reti culturali innovative.

Nell’ambito Chiesa, arte e storia si parte dal presupposto che Bressanone è città vescovile con 1000 anni di storia, ha un’architettura sacra che fa parte del paesaggio urbano e ospita strutture come il Museo diocesano e lo Studio teologico accademico. Le proposte sono diverse. Ci sono la valorizzazione del Museo diocesano attraverso l’arte contemporanea e l’organizzazione di convegni dedicati da parte di curatori esterni di livello internazionale e ancora la creazione di un padiglione d’arte nel Giardino vescovile, un progetto di Laboratorio città di Bressanone con la Galleria civica utilizzata non solo per mostre, ma anche come luogo di incontri culturali, con opere d’arte presenti anche nei luoghi pubblici in modo permanente, con incontri, discussioni sui grandi progetti, sull’architettura, sull’edilizia e sull’arte.

Quindi l’ambito Spettacolo e teatro. “A Bressanone è presente una comunità teatrale variegata e attiva – precisa Leitner – Inoltre, abbiamo il Centro pedagogico teatrale e ben sei gruppi teatrali di anziani. Tra gli interventi ci saranno il potenziamento del Centro pedagogico teatrale, l’assegnazione di sede e locali prove agli anziani che fanno teatro e la valorizzazione di Teatro Don Bosco ed ex carcere Tschumpus, dove potrebbe nascere una Casa della letteratura, con laboratori e letture”.

Infine, c’è l’ambito Musica e chiesa. “Bressanone è luogo di ispirazione ideale per la musica sacra – conclude Leitner – Abbiamo, ad esempio, l’associazione Musik & Kirche e c’è il Concorso internazionale d’organi Daniel Herz. La proposta è aumentare la qualità, creare un marchio Musik & Kirche, partecipare ad associazioni internazionali. Insomma, abbiamo quattro importanti ambiti da studiare per poi decidere gli interventi e reperire i finanziamenti per attuarli”.

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