«Il Giardino vescovile abbandonato e in degrado» 

L’appello. Il gruppo «Iniziativa» interviene richiamando l’attenzione di Comune e cittadini: «Erbacce, strutture in condizioni critiche e vandalismi in quello che è un simbolo di Bressanone»


Fabio De Villa


Bressanone. Il celebrato (e da tempo al centro delle discussioni) Giardino Vescovile di Bressanone, il più grande polmone verde nel cuore della cittadina e orgoglio dei suoi abitanti, è “un grande campo abbandonato a se stesso”.

La segnalazione arriva dal gruppo “Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile”, gruppo che da tempo interviene opponendosi al progetto dell’austriaco André Heller sostenuto dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di rilanciare l’intera zona. Iniziativa supporta invece un progetto di giardino “più a misura dei cittadini brissinesi”. Ma qui non si tratta tanto di guardare al futuro dell’area, quanto di preoccuparsi del suo presente, presente che per i membri del gruppo “Iniziativa” è preoccupante. Chi abita ai piani superiori delle vie vicine alla zona sta assistendo, riferisce il gruppo, “a un lento ma inesorabile degrado di quello che dovrebbe essere uno dei principali biglietti da visita della città, il tutto condito anche da sporadiche incursioni di vandali e senza tetto”.

Il Giardino Vescovile, dal 2008 affittato dal comune, è descritto con toni malinconici, “in uno stato di abbandono, invaso da erbacce alte, cespugli e arbusti vari. Uno stato paragonabile al degrado di certe zone industriali di periferia”.

“Un vero schiaffo alla dignità dei principi-vescovi e all’illustre storia secolare che si apre oltre le sue alte mura – affermano ancora gli esponenti del gruppo Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile - Il legno della rappresentazione dell’elefante di Soliman, al centro del parco, è marcio e completa un quadro misero. Ma la cosa peggiore è il deterioramento della torre cinese e della torre giapponese a sud dell’area. Alcuni anni fa sono state restaurate, ora la vegetazione e l’incuria la fanno da padrone e stanno danneggiando le costruzioni. Questo abbandono deve terminare - è l’appello - non possiamo assolutamente attendere che inizino i lavori di realizzazione del parco. Si deve provvedere subito, quanto meno allo sfalcio dell’erba, all’estirpazione degli arbusti, alla rimozione di ciò che resta dell’elefante e le due torri necessitano di urgente pulizia e bonifica. Il Comune di Bressanone farebbe bene ad agire prima dell’inverno, al fine di ridare dignità a questo luogo. Un appello urgente - continua il gruppo - lo indirizziamo anche alla direzione del Palazzo Vescovile: non si può rimanere indifferenti alla gestione di quest’area di 2,5 ettari, basilare tassello dell’ensemble storico artistico. Confidiamo quindi in una celere azione della nuova giunta comunale: è proprio nella gestione dei beni culturali, anche se non esplicitamente redditizia, che si rivelano la sensibilità e il valore che questi hanno per i nostri amministratori. Ricordiamo inoltre che, se il Comune avesse realizzato il progetto “Freilich” vincitore del concorso internazionale, il Giardino sarebbe aperto a cittadini e turisti già da un paio di anni”.













Altre notizie

Attualità