Marzola: «Sulla Plose sarà l’inverno del grande rilancio» 

Il presidente della Società Funivie dimentica gli anni di crisi «Investimenti e promozioni: la montagna brissinese piace»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Alessandro Marzola, presidente della Società Funivie Plose, guarda all’inverno con ottimismo. Dopo anni di crisi, Marzola è riuscito, grazie alla collaborazione con Comune, Provincia e Bressanone Turismo, ad aumentare le frequenze e a cancellare la ventilata ipotesi di chiusura degli impianti.

Come sarà la prossima stagione?

"Per l’inverno invitiamo i piccoli a tornare sulla neve. Fino al 31 ottobre, infatti, sarà possibile acquistare lo stagionale della Valle Isarco a 10 euro per tutti i bambini nati dopo il 25 novembre 2006. Per me è importante che i bambini abbiano la possibilità di toccare la neve, slittare e sciare senza che le famiglie debbano fare sacrifici esagerati. Inoltre è partita un’azione insieme ai rifugi della Plose e alla Bressanone Turismo per migliorare l’offerta invernale e dare ai nostri clienti non solo piste perfette, ma anche un trattamento speciale nei rifugi”.

La stagione estiva è andata bene.

“Sì, quest’estate è stata spettacolare: tempo ottimale e la Summercard, lo stagionale estivo, venduta a quasi 8.000 residenti di Bressanone e dintorni. Una conferma delle potenzialità della Plose... Non ci vogliamo fermare, e per l’estate 2018 e 2019 ci sono già in progetto nuove iniziative come il Bike Park Plose, la pista da slittino estiva, un parco avventura e altro”.

Il suo primo obiettivo.

“Che i brissinesi guardino con orgoglio alla loro montagna e di conseguenza diventino ambasciatori per la Plose. Quando i brissinesi apprezzano quello che facciamo ritengo che sia il complimento più grande che uno ci possa fare. La Plose è una bella montagna e l’impegno mio e dei miei collaboratori è renderla ancora più bella ed emozionante”.

Suo padre Gianni iniziò a metà degli anni ’80 il rilancio della Plose. Poi, è subentrato lei. Un bilancio di questi anni.

"La mia esperienza ai vertici della società dura ormai da 20 anni. Dapprima il turismo invernale era in calo, quando dalle altri parti cresceva, e poi negli ultimi anni siamo riusciti a invertire la tendenza grazie a uno sforzo di gruppo - la nostra azienda, il Comune di Bressanone, la Provincia e gli altri protagonisti della montagna. E grazie al recente successo estivo siamo in grado di pensare al rilancio dell’inverno, in quanto le risorse finanziarie provengono oramai per almeno la metà dall’attività estiva".

Qualche anno fa si ipotizzava addirittura una chiusura degli impianti.

"Stiamo riscuotendo un bel successo in estate. Nel 2007 avevamo circa 17.000 ospiti, mentre l’estate 2017 si è chiusa con 158.000 ospiti. Un numero quasi decuplicato. Grazie all’attrattività della Plose in estate siamo riusciti a dare il nostro contributo alla crescita del turismo a Bressanone e ad allontanare lo spettro della chiusura. A lungo la Plose ha investito pochi soldi per rinnovare gli impianti di risalita e dotarsi di un moderno impianto di innevamento. I motivi erano interni da un lato, ovvero la mancanza di risultati finanziari tali da potersi permettere certi investimenti, e dall’altra vi erano motivi esterni, come per esempio la lunghissima vicenda del bacino di innevamento, la cui progettazione è iniziata nel 2008. Ora che l’azienda sta meglio può decidere di fare certi investimenti anche in un’ottica di opportunità e non solo al fine di salvare la zona Plose. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo sostituito due seggiovie del Monte Fana con la nuova cabinovia Pfannspitze. L’investimento si è rivelato un’ottima scelta e ha valorizzato l’offerta invernale ed estiva. I nostri investimenti saranno sempre di più al servizio della doppia stagione in quanto contiamo quasi lo stesso numero di ospiti in estate e in inverno”.

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