«No a depositi e traffico legati al Tunnel di base» 

Il sindaco Brunner: «Le ipotesi di aree di scarico sono già state scartate» Per il cantiere in Val di Funes serve un’entrata/uscita diretta sull’autostrada


di Fausto Da Deppo


BRESSANONE. No a depositi di materiali sul territorio comunale e avanti con misure per ridurre l’impatto del traffico dovuto e collegato al cantiere del Bbt. Il Comune di Bressanone dice la sua sul progetto e sulla realizzazione dell’accesso sud della Galleria di base del Brennero con la prospettiva che venga quadruplicata la linea ferroviaria Fortezza – Verona, relativamente al primo lotto Fortezza - Ponte Gardena. Dice la sua con una delibera della giunta Brunner che “conferma delibere e pareri elencati nelle premesse sul progetto definitivo” e le rafforza, “considerato - si legge nella delibera - che la maggior parte delle già depositate richieste dell’amministrazione comunale non ha trovato alcuna deposizione negli allegati”.

In particolare, l’amministrazione brissinese sottolinea “che non possono essere realizzati depositi sul territorio comunale senza autorizzazione del Comune di Bressanone, in quanto le aree collegate veicolarmente sono troppo piccole e altre aree non possono essere utilizzate in base a principi di tutela del paesaggio per problematiche idrogeologiche e perché il disagio per la popolazione del posto non sarebbe sostenibile”.

“In effetti - ricorda il sindaco Brunner - ipotesi di depositi sul territorio comunale erano state fatte (vedi la vecchia cava di Albes) e sono già state scartate”. A questo punto, sindaco e consiglio tengono soprattutto alla realizzazione all’uscita del cunicolo del Bbt in Val di Funes – areale Prader di un’entrata - uscita autostradale per il cantiere, “per consentire ai camion il collegamento diretto con l’autostrada evitando di percorrere la statale”, aggiunge Brunner. L’obiettivo, espresso dalla giunta è chiaro: “Ridurre al minimo sia l’impatto ambientale che l’impatto del traffico per i frontisti. A livello veicolare già oggi sussiste un sovraccarico della rete viaria, al quale andrebbe ad aggiungersi un superamento dei limiti di valori europei in merito al diossido di azoto che risulterebbe inaccettabile per la salute”. “I disagi - chiude Brunner - riguardano in primo luogo i territorio di Funes e Velturno e, vista la collaborazione con questi Comuni, sosteniamo queste istanze”.













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