Novacella, via alla ristrutturazione

Novacella. Il museo dell’Abbazia già da tempo non era più conforme alle esigenze dei visitatori moderni e così è stato dato il via alla prima fase della ristrutturazione. Nel dismesso fabbricato...



Novacella. Il museo dell’Abbazia già da tempo non era più conforme alle esigenze dei visitatori moderni e così è stato dato il via alla prima fase della ristrutturazione. Nel dismesso fabbricato rurale del monastero nascerà una nuova entrata con info point e negozio di souvenir. «Garantiamo la fruibilità del museo, con o senza visita guidata, anche durante tutto il periodo dei lavori. Da circa 40 anni magnifici manoscritti, altari medioevali e pitture storiche si trovano nella nostra esposizione, ma purtroppo il museo non era più al passo con i tempi».

Poteva infatti essere visitato soltanto con la guida, nell’ambito di orari assai circoscritti, e per di più con la presenza nelle sale limitata ad un’ora soltanto. A causa della complicata logistica, poterlo vivere ed apprezzare diventava oltremodo difficile, sia per I visitatori individuali che per I gruppi. «Da parte nostra c’era da tempo il desiderio di cambiare per adattarsi alle mutate esigenze, ed ora siamo pronti per un importante passo avanti», sottolinea il Prevosto dell’Abbazia, Eduard Fischnaller.

Di qui poi l’incarico affidato all’architetto Matteo Scagnol, per la realizzazione di un progetto ambizioso. «La grande sfida in tal senso consisteva proprio nella ricerca del perfetto equilibrio fra patrimonio storico ed architettura attuale. Il mio grande desiderio era comprensibilmente incorporare la nuova costruzione in quella preesistente, nel modo più riguardoso possibile», spiega l’architetto Scagnol.

Della supervisione e del coordinamento del progetto è stato invece incaricato Wilfried Lechner (LeWi consult). Il blocco 1 vede il rifacimento dell’antico e non più utilizzato edificio rurale. Qui è prevista l’entrata del nuovo museo con info point e negozio di souvenir; lo stesso fungerà inoltre da sala prove sia per il coro maschile che per quello abbaziale. Un apposito ponte di collegamento condurrà il visitatore direttamente nella sala di rappresentanza della biblioteca, che con i suoi stucchi raffinati conta fra le più belle stanze tirolesi profane del diciottesimo secolo. Il progetto prevede anche due sale museali a completamento delle preesistenti, dove il visitatore potrà conoscere più da vicino la vita socio-economica culturale del monastero. F.D.V.















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