Ondata di maltempo su Funes, frana il pendio sotto una strada 

L’emergenza. Tante chiamate ai vigili del fuoco di San Pietro, Santa Maddalena e Tiso nella notte tra lunedì e ieri Non ci sono stati feriti, ma sono state segnalate strade allagate, garage e scantinati inondati da acqua e fango


Fausto Da Deppo


Funes. Si chiamano “temporali di calore” e tra lunedì e ieri hanno lasciato il segno a Funes. L’acqua che è piovuta violenta ha provocato l’allagamento di garage e scantinati e ha ingrossato a San Pietro un ruscello che solitamente è secco o ha una limitata portata d’acqua. L’ha ingrossato finché il greto non è bastato a contenere l’improvvisa corrente e allora l’acqua è tracimata e, riversandosi nel bosco e sul terreno intorno, ha causato una frana nei pressi di una strada che sale a un gruppo di case. Non ci sono stati feriti o conseguenze gravissime, ma è evidente il segno lasciato sul pendio ed è impressionante (si veda l’immagine pubblicata qui accanto, scattata dai vigili del fuoco) la vicinanza dello smottamento, per un fronte di una quindicina di metri, al tracciato stradale e alle abitazioni.

Quella che ha inaugurato la settimana è stata una notte di grande lavoro per i vigili del fuoco. L’allarme relativo al ruscello fuori controllo a San Pietro è suonato alle 23.40, dopo un temporale intenso anche se non particolarmente prolungato. Successivamente, in rapida successione, le chiamate hanno segnalato altre situazioni d’emergenza, chiamando a una frenetica serie di uscite sul territorio non soltanto i pompieri di San Pietro, ma anche quelli di Santa Maddalena e di Tiso. Chiamate che hanno riferito di garage e seminterrati e anche di appartamenti ai piani terra allagati in conseguenza di un’ondata di pioggia che ha avuto ragione dei sistemi di drenaggio e di isolamento. E l’acqua, caduta dal cielo o liberata da piccoli torrenti i cui argini non hanno retto, si è mescolata con la terra anch’essa trascinata o incontrata nei tragitti di deflusso e l’impasto di fango ha reso ancora più spiacevole la pulizia dei locali inondati.

Anche diverse strade locali sono state allagate ed è stato segnalato lo sradicamento di una baracca adibita a garage, portata giù da un’onda d’acqua e fortunatamente incagliatasi da qualche parte senza ferire nessuno e senza danneggiare edifici e altre cose. Dopo gli interventi dei pompieri (e dalla caserma di San Pietro sono arrivati anche i ringraziamenti ai colleghi di Santa Maddalena e Tiso per il sostegno ricevuto), si tratterà nei prossimi giorni di elencare nei dettagli i danni registrati, per passare in seguito a interventi di consolidamento dove argini e pendii hanno manifestato maggiori debolezze.

Il lavoro per i vigili del fuoco è proseguito fin quasi alle 4 del mattino in quella che, in un tweet, il meteorologo della Provincia Dieter Peterlin ha battezzato “la notte dei mille fulmini”. Un episodio di maltempo significativo, ha spiegato Peterlin, ma non straordinario, scatenato dalle alte temperature accumulate al suolo: “Quando arriva l’estate, tornano i temporali di forte intensità - ha scritto ancora il meteorologo - Dalle 23 alle 2 della notte scorsa, questi si sono spostati dalla bassa Val Pusteria alla Bassa Atesina e i più forti si sono concentrati su Funes. Questa - ha concluso Peterlin - è stata la notte più calda finora, ma la stagione calda è appena agli inizi e nei prossimi giorni bisognerà fare i conti con ulteriori temporali di calore”.

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