Poste in affanno a Millan, rabbia e delusione dei residenti 

Lo sfogo di Dalpiaz: «Corrispondenza a giorni alterni e quotidiani in costante ritardo» Il problema riguarda via Ignaz Seidner: «Non siamo in un paesino sperduto ma in una zona centrale»


di Luca Masiello


BRESSANONE. «Da oltre un anno la zona artigianale di Millan non ha un portalettere. La corrispondenza arriva a giorni alterni, quando va bene, e oltretutto paghiamo l’abbonamento ad un quotidiano nazionale che non possiamo leggere. Siamo stufi di chiamare alle Poste per chiedere chiarimenti e stanchi di sentire promesse che non vengono mai mantenute»: l’amaro sfogo di Celestino Dalpiaz, imprenditore ora in pensione, arriva proprio all’indomani dell’annuncio da parte del presidente Kompatscher della riapertura del centro di distribuzione e smistamento delle Poste a Bolzano.

Una notizia che non sembra destare nel brissinese grande entusiasmo, perché pare proprio che la sua lotta per ottenere un servizio di consegna della corrispondenza anche in quella parte del fondovalle stia per arrivare ad una resa. «Non abitiamo in un paesino sperduto, ma in una zona centrale: via Ignaz Seidner dista pochi minuti dall’ufficio di via San Cassiano – spiega Celestino Dalpiaz – eppure pare proprio che sia impossibile trovare qualcuno che possa portarci la posta ogni giorno».

L’imprenditore si è fatto portavoce del disagio dei residenti della zona, ed ha tentato tutte le strade: «Quando il quotidiano non arriva chiamo in Posta, e se sono fortunato me lo recapitano il pomeriggio, altrimenti devo recarmi personalmente in via San Cassiano – spiega – abbiamo parlato più volte con i vertici locali delle Poste, ma la risposta è sempre la stessa: ci ripetono che gli uffici di Bressanone non possono farci niente, che è la sede centrale in Veneto a decidere, e che c’è crisi di personale. Io mi chiedo: è così grande questa città da non riuscire a trovare una soluzione per coprire le vie in cui abitiamo?». In realtà un portalettere c’è, ma non sempre: è una persona che da tanto tempo ormai viene assunto a tempo determinato; quando il contratto è attivo copre la zona artigianale di Millan, quando deve restare a casa l’area resta scoperta. «Ci siamo rivolti alla sede centrale delle Poste, ma non si riesce a trovare un referente – continua – poi nel dicembre scorso siamo riusciti ad entrare in contatto con la direttrice provinciale del personale, la quale ci ha assicurato che nel giro di poco tempo la situazione si sarebbe risolta. Intanto continuiamo a pagare l’abbonamento e a leggere il quotidiano a giorni alterni. D’altronde il giornale non ha alcuna colpa: le copie arrivano a Bressanone, ma poi non vengono distribuite».

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