«Sì al taglio del bosco? Provincia poco sensibile» 

La discussione. Gli ambientalisti dopo il no alla mozione «salva-alberi» a Bressanone sud «Va bene ma non basta la compensazione prevista con l’ampliamento del biotopo a Millan»


Tiziana Campagnoli


Bressanone. Con la bocciatura in consiglio provinciale della mozione presentata dal Team Köllensperger per salvare il bosco ripariale in zona industriale di Bressanone, si chiude il caso esploso qualche mese fa. Il consiglio provinciale ha bocciato la mozione per un solo voto. Un voto che brucia a Franz Pattis, di Sos Bosco Ripariale Bressanone, promotore della protesta per non tagliare il bosco. “Siamo molto delusi che, nella votazione in consiglio provinciale, i partiti di maggioranza abbiano dimostrato poca sensibilità per il bosco ripariale in zona industriale – afferma Pattis – Soprattutto perché i boschi ripariali in Alto Adige sono protetti e l’abbattimento contravviene anche agli obiettivi di tutela contenuti nel piano paesaggistico. Inoltre vi era anche un parere negativo dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e nel progetto CittaPaeseFiume, sostenuto anche dal Comune di Bressanone, si parla della conservazione degli habitat fluviali”.

Per quanto riguarda, poi, l’ampliamento del biotopo di Millan, Pattis rivolge un invito alla giunta comunale cittadina: “Invito personalmente i membri della giunta comunale di Bressanone a fare insieme un sopralluogo al biotopo Pra’ Millan dove al momento si svolgono dei lavori di rinaturalizzazione – continua Pattis – Sarà interessante per loro vedere di persona tutti i materiali che sporgono fuori sulla scarpata della sponda nord del nuovo laghetto, che è stato creato nell’ultima settimana. Si possono vedere plastica, vetro, metalli, tegole, catrame ed altro. Ripeto, il gruppo Sos Bosco Ripariale Bressanone è a favore dell’ampliamento del biotopo Pra’ Millan come previsto nel progetto CittàPaeseFiume, ma per questo ampliamento non sarebbe dovuto essere distrutto il prezioso bosco ripariale”.

Per salvare il bosco brissinese sono scese in campo diverse associazioni ambientaliste, coinvolte con Sos Bosco Ripariale Bressanone anche in catene umane per sensibilizzare la popolazione e l’amministrazione comunale. Tutto inutile. Il Comune ha intanto elaborato la proposta di modifica al Piano urbanistico per permettere alla Progress, proprietaria del boschetto, di realizzare al posto del bosco un nuovo stabilimento con la compensazione che prevede appunto l’ampliamento del biotopo di Millan,

“La mozione Salviamo il bosco ripariale della zona industriale di Bressanone presentata in consiglio provinciale dal brissinese Franz Ploner del Team Köllensperger è stata respinta con 14 sì (tutta l’opposizione tedesca e italiana escluso Carlo Vettori di Alto Adige Autonomia) e 15 no (Svp e Lega) – spiega Pattis - Mancava il brissinese della Lega, l’assessore Massimo Bessone, infortunato con gli sci, e devo dire che puntavo su di lui, perché lo conosco come persona amante della natura e degli animali, e anche su tutta la Lega, ma fanno parte della maggioranza con la Svp ed era forse prevedibile il risultato”.













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