Il progetto

Sicurezza e controllo auto: a Bressanone 100 telecamere e 10 varchi 

Il Comune di Bressanone punta sull’ampliamento della rete di videosorveglianza e coinvolge nello studio dei possibili interventi polizia locale, Asm e forze dell’ordine


Fabio De Villa


BRESSANONE. Un progetto che guarda a sicurezza e anche al controllo del traffico in città: è in fase di sviluppo a Bressanone e vedrà nei prossimi anno l’installazione di circa 100 telecamere di videosorveglianza, nel centro e nelle frazioni, e la creazione di 10 varchi con lettura delle targhe e altri 6 varchi di entrata a zone a traffico limitato, Ztl.

“Abbiamo istituito un tavolo di lavoro a cui oltre a me – racconta l’ingegnere Renato Sette, dirigente comunale e responsabile del progetto – ci sono l’assessore Thomas Schraffl e l’ingegner Gazzoli, tecnico che ha vinto la gara per la progettazione esecutiva degli impianti. Partecipano anche l’Azienda servizi municipalizzati - Asm, la polizia locale e i carabinieri. L’Asm ci sostiene nell’ambito della progettazione dell’infrastruttura di fibra, le forze dell’ordine invece individuano i punti critici e le priorità di intervento. Abbiamo attualmente tre gradi di priorità in modo da eseguire l’opera per lotti nei prossimi anni. Il nostro obiettivo – precisa Sette - è approvare il progetto entro l’estate. Nelle settimane scorse abbiamo fatto la prima riunione di coordinamento e, compatibilmente con i finanziamenti che riceveremo, realizzeremo il programma, come detto, in diverse fasi, ampliando di anno in anno la rete della videosorveglianza”.

L’idea è iniziare i lavori entro l’autunno. “Intanto – riprende Sette – vanno messe a punto l’infrastruttura di rete e tutta la parte tecnica, il sistema chiamato Nvr, ovvero la strumentazione alla base del funzionamento e dell’utilizzo delle telecamere. Stiamo valutando di far gestire tutto il sistema alla polizia locale e, in questo caso, server e apparecchiature dovrebbero venir dislocate presso il comando di via Carducci. Quello di cui avremo bisogno è un vano adeguato dove poter installare l’intero sistema, ma anche un’area dove verificare e seguire le registrazioni. Attualmente – spiega ancora Sette – gestiamo a livello comunale un network con 36 telecamere e non è possibile aggiungere altri sistemi di videosorveglianza. Da qui la necessità di investire in un sistema nuovo, soprattutto se si tratta di integrarvi la gestione della mappa delle zone a traffico limitato”.

“ Tengo molto alla realizzazione di questo lavoro – conclude l’ingegnere Renato Sette - perché si inserisce nell’ambito del progetto Smartcity e a questa nuova rete potremo in futuro collegare anche altri servizi”.













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