Elezioni

Spagnolli: «A Bressanone pesante sconfitta della destra, squillo a Bolzano e a Roma»

Il senatore del Gruppo autonomie: «Premiato l’arco progressista». Bessone: «La Lega faccia un esame di coscienza» (nella foto il neosindaco Andreas Jungmann)

IL VOTO Bressanone, Jungmann (Svp) è il nuovo sindaco 
AFFLUENZA Pesante calo dei votanti: sono stati il 56,5%



BOLZANO. "Alle comunali di Bressanone, il Pd con il 10.5% va ben oltre la somma di Lega e Fratelli d'Italia, che si fermano al 7,6%. Se davvero il vicepresidente della Provincia, Galateo, ha affermato che Fratelli d'Italia è la prima forza italiana di Bressanone, impari a fare i conti". Lo ha dichiarato il senatore e vicepresidente del Gruppo per le autonomie Luigi Spagnolli. "Il dato politico è indiscutibile: il Pd c'è, perde la destra italiana che governa la Provincia, viene premiato l'intero arco progressista, che sfiora il 32%, con un più 6,5% rispetto alle ultime amministrative. Da Bressanone parte uno squillo indirizzato a Bolzano come a Roma", conclude Spagnolli.

E anche nel centrodestra arrivano le reazioni: "Il risultato della Lega alle elezioni comunali di Bressanone era preventivabile. All'interno del partito facciano un'analisi di coscienza e si prendano le loro responsabilità, da molto tempo non è più affar mio". Lo ha dichiarato l'ex assessore provinciale della Lega Massimo Bessone, che ha smesso di militare nel Carroccio, come ricorda lui stesso, "dopo le elezioni provinciali, non avendo condiviso le scelte del mio ex partito". "A gennaio sono stato contattato da alcuni partiti sia italiani che tedeschi per partecipare alle elezioni comunali di Bressanone, ma ho preferito non candidarmi - aggiunge Bessone - Da una parte mi sarebbe piaciuto fare una lista civica, ma i tempi erano troppo stretti e ho preferito dedicare il mio tempo a portare avanti i progetti da assessore provinciale fino a quando ho potuto, poi, una volta cessato il mio mandato, era tardi per organizzare qualcosa".













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