Il voto

Svp conferma il sindaco a Bressanone: è Andreas Jungmann, ma cala drasticamente l'affluenza

Alle ultime elezioni aveva votato il 64,2% degli aventi diritto, questa volta il 56,5%. Bene Fdi e male la Lega, rafforzate invece le forze di centrosinistra Pd, Verdi e Team K

IL SINDACO. L'Svp è una conferma, Jungmann prende il posto di Peter Brunner



BOLZANO. La Svp difende a Bressanone la maggioranza assoluta e il seggio di sindaco. Nella cittadina vescovile della valle Isarco, che conta poco meno di 22.000 abitanti, le elezioni anticipate si sono rese necessarie dopo l'ingresso in Giunta provinciale dell'ex sindaco Peter Brunner.

Il suo collega di partito Andreas Jungmann è stato ora eletto primo cittadino con quasi il 55% dei consensi. Nel 2020 la Volkspartei raggiunse il 59,2%. Il Pd sale dall'8,2% all 10,5%, il Team K dall'8,8 al 11,4% e l'Alternativa Ecosociale dall'8,4% al 10%. La Lega, che quattro anni fa ricevette il 4,1% dei consensi, crolla all'1,1% e resta fuori dal Consiglio comunale, come anche la lista Jwa dell'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan. Fdi cresce dal 3,7 al 6,5%.

In Consiglio comunale la Svp sarà rappresentante con 15 consiglieri, Team K, Alternativa Ecosociale e Pd con tre consiglieri ciascuno, Fdi con due e la Stf con un rappresentante. Male l'affluenza che cala dal 64,2 al 56,5%.

Il segretario della Svp Philipp Achammer si complimenta con Jungmann che ha "dimostrato cosa si può raggiungere con un buon lavoro di squadra". "Complimenti al sindaco Jungmann per l'importante risultato ottenuto al primo turno. Fratelli d'Italia primo partito degli italiani, ora lavoriamo per una maggioranza solida che rappresenti anche la comunità italiana", afferma il vice presidente della Provincia di Bolzano e coordinatore provinciale di Fdi Marco Galateo. "Le forze di centro-sinistra sono uscite rafforzate dalle elezioni", evidenzia l'Alternativa Ecosociale.













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