Sponde dell’Isarco più pulite grazie al lavoro di tanti ragazzi 

Giornata per l’ambiente a Chiusa. Una classe del liceo ginnasio linguistico di Bressanone ha risanato argini e rive Immondizie, rami e sassi sparsi sono stati raccolti in sacchi giganti che il Comune si è impegnato a smaltire 


Fausto Da Deppo


Chiusa. Si sono organizzati con guanti e sacchi gialli. Una ventina di ragazzi. Un’intera classe del ginnasio liceo linguistico di Bressanone, la 2A. Hanno scelto le sponde lungo un tratto dell’Isarco a Chiusa e si sono messi al lavoro. Hanno ripulito tutto, percorrendo rive e argini, hanno raccolto immondizie e scarti, cose abbandonate dai soliti maleducati seriali e da occasionali passanti troppo pigri per cercare un bidone dove disfarsi di qualcosa che non serviva più.

Guidati dall’insegnante Martin Prader, loro, i ragazzi, lo scorso 27 marzo hanno riportato la zona a uno stato naturale. Soprattutto, oltre a riempire i loro sacchi destinati allo smaltimento, hanno sistemato e rimarginato piccoli segni rimasti a ricordare la violenza del maltempo dell’autunno scorso: ed ecco che allora i giovani hanno radunato rami spezzati e spostato sassi e terra che vento e pioggia avevano sparpagliato lasciando l’immagine di un paesaggio disordinato. Alla fine della giornata, è stata festa, con l’amministrazione comunale che ha invitato ragazzi e docente in una sala della scuola media e ha offerto a tutti una tazza di thè, accompagnata da un ringraziamento e magari dalla speranza che l’ “azione di pulizia ambientale” possa contare su un bis e poi su altre repliche fino a diventare, chissà, un appuntamento fisso.

Le premesse sono buone. Tra l’altro, pulizia a parte, l’iniziativa è vissuta su un programma di esplorazione e scoperta del territorio anche più articolato. Per cominciare la giornata, infatti, “gli studenti - si legge nel resoconto pubblicato nel sito del Comune di Chiusa - sono andati in bici da Bressanone fino a Chiusa, visitando i biotopi Millander Au e Schrambacher Lacke”. A quel punto, hanno preso gli attrezzi da lavoro e hanno ripristinato “entrambi i lati del fiume Isarco in corrispondenza del centro di Chiusa. Gli argini dal ponte Andrea fino all’Acquarium ora sono puliti”.

Se l’idea era venuta a Prader, che è un biologo ed è di Chiusa, la soddisfazione per i risultati si allarga dal gruppo dei partecipanti al Comune. “Avevamo già ricevuto varie segnalazioni sullo stato di degrado dell’area lungo il fiume, in particolare dopo il maltempo in autunno - spiega il sindaco Maria Anna Gasser Fink - e mi ero anche rivolta ai Bacini montani per sapere se poteva essere organizzato un intervento. Operai e collaboratori del cantiere comunale percorrono anche quei tratti e si occupano della raccolta delle immondizie, ma il lavoro non manca mai e l’azione portata avanti dai ragazzi, oltre a essere un segnale bello e importante, ha dato davvero una mano”.

Sono state scelte le rive dell’Isarco a Chiusa, perché nella zona di Bressanone i livelli dell’acqua sono più alti e le correnti più forti e inoltre l’accesso agli argini è più disagevole e può essere rischioso muoversi e operare lungo le sponde.

A Chiusa, invece, l’avvicinamento al corso dell’Isarco è più dolce, più invitante per dei giovani volontari. Dall’amministrazione comunale, poi, è arrivata subito l’approvazione al progetto, con relativa fornitura dei sacchetti indispensabili alla raccolta e disponibilità ad avviarli in seguito allo smaltimento.

“Se avranno voglia di tornare e ripetere l’azione di pulizia, saranno i benvenuti - assicura Gasser Fink - Li abbiamo ringraziati con una festa che è stata anche un incontro di generazioni: da una parte i ragazzi, dall’altra alcuni cittadini anziani che si ricordano com’era l’ambiente una volta. E uno di questi l’ha detto chiaro e tondo: non è vero che tra i ragazzi di oggi non ci sono quelli responsabili”.















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