Vipiteno. La “Madonna in trono con Gesù Bambino” del Palazzo Wildenburg a Vipiteno, opera che al momento è ancora esposta nel museo di Brunico, presto ritornerà a Vipiteno, dove la si potrà ammirare nella Chiesa di Santo Spirito.

La opera è stata realizzata su una tavola di legno di tiglio, è stata dipinta intorno al 1880 ed è di proprietà dei fratelli Heinrich e Josef Zelger. Sarà concessa al Comune di Vipiteno con contratto di comodato gratuito a tempo indeterminato. Il contratto di comodato è stato firmato nei giorni scorsi, in un incontro nella sala storica consiliare, alla presenza di Heinrich Zelger e Johann Nothdurfter come comodanti (Josef Zelger vive all’estero e non è potuto essere presente a causa delle circostanze legate all’emergenza Covid), del sindaco Peter Volgger, dell’assessora comunale alla cultura Verena Debiasi, del segretario comunale Nikolaus Holzer e di Theo Gögl, dell’architetto Siegfrid Delueg, di Christopf Hofer e Robert Engl quali rappresentanti dell’Associazione della Storia e del Museo di Vipiteno, che ha fatto elaborare un progetto per la collocazione definitiva della Madonna. Il progetto è già stato presentato a tutte le parti interessate e ha ottenuto tutti i pareri necessari, con definitiva approvazione da parte dell’Ufficio Beni architettonici edartistici e dell’Ufficio diocesano per i beni culturali. Secondo il contratto di comodato, il progetto sarà portato a termine nel 2024 e dovrebbe garantire una collocazione adeguata per la Madonna del Wildenburg.

Dall’amministrazione comunale è arrivato il ringraziamento, “a nome della cittadinanza vipitenese ai proprietari dell’opera Heinrich Zelger, Josef Zelger e a Johann Nothdurfter, così come all’Associazione della Storia e del Museo di Vipiteno”.

“La Madonna - è la descrizione dell’opera nel sito dell’Hofburg Bressanone - seduta su un trono a cassa, presenta Gesù Bambino in piedi sulla sua gamba destra, che rivolge lo sguardo all’osservatore porgendo una pera. Maria, con il suo atteggiamento premuroso, mostra il Salvatore indietreggiando, sebbene venga enfatizzato il suo ruolo di intermediaria tra il credente e il Redentore”.