«Un Giardino vescovile all’austriaca»
Bressanone. Un parco aperto, a ingresso gratuito. Il gruppo brissinese L’Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile ha visitato l’Hofgarten di Innsbruck, “un esempio incoraggiante - scrivono i...
Bressanone. Un parco aperto, a ingresso gratuito. Il gruppo brissinese L’Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile ha visitato l’Hofgarten di Innsbruck, “un esempio incoraggiante - scrivono i membri del gruppo - per la realizzazione del Giardino Vescovile di Bressanone, per il quale gli esperti austriaci sono lieti di dare i propri suggerimenti”.
“L‘Hofgarten - spiegano ancora i portavoce di Iniziativa - è un parco pubblico storico, protetto e circondato da mura; è situato nel centro storico, nelle immediate vicinanze dell’Hofburg e del Palazzo dei Congressi. Comprende un’area di circa 10 ettari, un’estensione quindi quasi 4 volte più grande del Giardino Vescovile di Bressanone”. Come in tutti gli Österreichischen Bundesgärten, i giardini pubblici austriaci, “l’ingresso libero e gratuito è del tutto chiaro e scontato”, con apertura dalle 6 alle 22. In 600 anni di storia, l’Hofgarten “è stato in continua trasformazione: da giardino rinascimentale a giardino barocco e da circa 150 anni giardino all’inglese. Il parco è sotto tutela ed è ora un’importante area ricreativa per cittadini e visitatori di Innsbruck”.
“Durante il nostro incontro - prosegue il resoconto di Iniziativa dopo la visita austriaca - si è trattato pure l’argomento dei costi. Per la manutenzione e la gestione dei 30 ettari di entrambe i parchi di Innsbruck, si stanziano circa 1,5 milioni di euro annuali. Se rapportiamo debitamente tale cifra alle dimensioni del Giardino Vescovile di Bressanone, se ne può evincere una spesa di circa 150.000 euro all’anno, importo senz’altro abbordabile, lontanissimo dai 600.000 euro che la nostra amministrazione ha spesso sbandierato.
Naturalmente esistono pure delle problematiche legate al parco aperto, che ci sono state evidenziate: grandi quantità di rifiuti, presenza sempre più frequente di parti e flash mob - con relativi effetti collaterali non sempre positivi-, presenza del problema droga. Ciononostante, entrambe i direttori dei Giardini federali austriaci considerano realizzabili i giardini a libero accesso. Si tratta essenzialmente di identificare ed affrontare immediatamente ed in maniera decisiva eventuali problemi, già nella fase iniziale”.