BOLZANO. La Svp interviene sul dibattito di ieri in consiglio provinciale sui fondi elettorali del 2018, affermando in una nota che "la campagna in generale e quelli di Arno Kompatscher in particolare sono stati giudicati corretti da diversi enti pubblici di controllo". "Anche tutte le norme sugli obblighi di pubblicazione e rendicontazione sono state rispettate in modo impeccabile", prosegue la nota.

Secondo la Svp, le dichiarazioni dell'allora responsabile della campagna elettorale Thomas Widmann "può essere spiegato solo con l'avvicinarsi delle elezioni provinciali. Dopo tutto, egli era essenzialmente corresponsabile della corretta contabilità e gestione della campagna elettorale del 2018". "La popolarità del nostro capolista è ben nota, l'uso di mezzi disonesti per screditarlo è quindi una tattica politica di parti dell'opposizione, che purtroppo abbiamo dovuto osservare da qualche tempo", prosegue la nota.

Per la Volkspartei, "la commissione d'inchiesta è stata strumentalizzata da alcuni membri come palcoscenico per show politici e per scopi elettorali. Non è stato possibile avere un quadro obiettivo o uno sforzo per valutare obiettivamente i fatti. Al contrario, si sono fate conferenze stampa non concordate e presentati documenti autoprodotti come presunte prove". "Come Svp e partito di maggioranza non partecipiamo quando strumenti democraticamente validi, come la commissione d'inchiesta, vengono abusati per motivi elettorali e per show politici", conclude la nota. (ANSA). WA