LA MEMORIA

Centinaia di persone a Passo Coe per ricordare l'eccidio di Malga Zonta

Ferrandi del Museo Storico: "Sarà dedicato ai partigiani uno dei sentieri tematici che il Parco Museo e la Provincia stanno realizzando"



PASSO COE. Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia anche quest'anno a Passo Coe, al confine fra Trentino e Veneto, centinaia di persone si sono incontrate a Ferragosto per onorare le 17 persone che persero la vita in quel terribile 12 agosto 1944: 14 partigiani e 3 civili, uccisi dai nazisti, in quello che viene ricordato come l'eccidio di Malga Zonta. 

Il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, ha spiegato come Malga Zonta possa diventare un luogo sempre più significativo, "perché un giorno - ha detto - non ci saranno più i partigiani a raccontare quei tragici fatti. E’ questo il senso del progetto del Parco Museo Malga Zonta e dell’iniziativa che sta nascendo, con il sostegno della Provincia, che prevede la creazione di alcuni sentieri tematici fra queste montagne. Uno di questi - ha aggiunto - sarà dedicato ai partigiani e partirà proprio da Malga Zonta". 

Molti i gonfaloni presenti a Passo Coe a cominciare da quelli dei Comuni e delle due Provincie di Trento e di Vicenza, oltre alle insegne dell’Anpi e delle associazioni d’arma. L’orazione ufficiale è stata affidata alla giornalista Laura Gnocchi, che ha raccolto, insieme al giornalista Gad Lerner, le storie di 400 partigiani.













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