COMMERCIO

Centri commerciali e maxistore arriva la stretta della Provincia

Approvato il ddl sul codice del commercio. Introdotto l’obbligo di autorizzazione, la “Scia” non basta



BOLZANO. Centri commerciali e grandi strutture di vendita. Per aprirne di nuovi non basterà più la sola segnalazione d’inizio attività, perchè a breve servirà anche l’autorizzazione della Provincia. Senza il suo via libera non si andrà da nessuna parte. La giunta provinciale ha appena approvato il disegno di legge sul codice del commercio che adegua il quadro provinciale a quello nazionale ed europeo che deve passare all'esame del consiglio provinciale per la discussione e l'approvazione definitiva.

Philipp Achammer, assessore all’attività economiche, è soddisfatto: «Il nuovo codice ci serve a fare chiarezza anche per cercare di evitare i ricorsi al Tar. Negli ultimi anni abbiamo avuto infatti diversi contenziosi». Il presidente Arno Kompatscher dice che oltre alla destinazione urbanistica servirà anche una specifica autorizzazione.

Insomma un bel taglio al Far West ed un controllo diretto sulle attività in arrivo. Achammer precisa che «per le medie strutture di vendita fuori dai centri urbani e per tutte le grandi strutture e i centri commerciali è stato introdotto l’obbligo di autorizzazione». La sola Scia (Segnalazione certificata d’inizio attività) non basterà più. Per l’assessore - come detto - il nuovo testo fa chiarezza soprattutto su quei punti che a livello locale hanno da sempre sollevato criticità dando luogo a contenziosi: «Il nuovo disegno di legge facilita l’avvio dell'attività dei negozi di vicinato, quelli con superficie di vendita inferiore a 150 metri quadrati e delle medie strutture di vendita. Per questi - a differenza dei precedenti - continuerà a valere la Scia come titolo abilitativo all'avvio dell’attività commerciale, senza la necessità quindi di chiedere un’ulteriore autorizzazione».

Il nuovo Codice regolamenta anche il commercio in forma itinerante. La Provincia spiega che le attuali concessioni per l’occupazione di suolo pubblico restano in vigore fino al 31 dicembre 2020. Entro quella data si spera sia fatta chiarezza a livello statale in merito al rinnovo delle concessioni di posteggio.













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