la novità

Concorsi, primo «sì» alla norma anti furbetti per l'Alto Adige

La Commissione dei 6: almeno una prova va svolta nella lingua dichiarata Vale per i posti statali, Provincia e Comuni


di Valeria Frangipane


BOLZANO. È arrivato il primo «sì» alla norma di attuazione contro i «furbetti» dei concorsi. La certificazione linguistica non basterà più. Il testo è stato approvato ieri dalla Commissione dei Sei e inviato ai ministeri per i pareri. Se verrà approvato, inaugurerà una rivoluzione nelle assunzioni pubbliche in Alto Adige

Fortemente sostenuta dalla Provincia, la norma sui concorsi modifica il testo originario, il Decreto del presidente della repubblica 26 luglio 1976, n. 752: è uno dei pilastri dell’autonomia, la norma di attuazione «in materia di proporzionale negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego». Il testo approvato ieri dalla Commissione dei Sei prevede che nei concorsi almeno una prova venga effettuata nella lingua del gruppo cui il candidato si è dichiarato.

Attualmente i candidati possono decidere la lingua in cui affrontare i concorsi. I «furbetti» presentano dichiarazioni di comodo al gruppo tedesco o italiano, poi chiedono di sostenere le prove nella «vera» madrelingua.

«Una situazione che non è più accettabile, una lesione per le persone oneste», sottolinea il senatore Meinhard Durnwalder, componente della paritetica. Più specificamente, il testo recita: «Almeno una prova scritta e comunque le prove orali» vanno sostenute nella lingua di appartenenza.

L’applicazione, se il testo verrà approvato, si annuncia universale: uffici giudiziari (compresa la magistratura), pubblica amministrazione e concessionari dei servizi di pubblico interesse (come i trasporti). Per pubblica amministrazione si intendono i concorsi per impieghi di carattere statale in Alto Adige (come poste e uffici finanziari), ma anche tutta la Provincia, i Comuni e le comunità comprensoriali. Varata dalla Commissione dei Sei (testo inviato ai ministeri) anche la norma di attuazione sulla composizione delle commissioni per l'esame da avvocato: potranno essere reclutati anche docenti di diritto a Innsbruck (discipline relative al diritto italiano).

«Andiamo avanti con la politica del fare a vantaggio dei cittadini di lingua italiana e di lingua tedesca», commenta il presidente Roberto Calderoli. Sospesa la discussione sulla norma che prevede l’applicazione morbida della proporzionale nelle assunzioni pubbliche in caso di grave necessità. 













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