L'EMERGENZA

Covid, in Alto Adige superiori in classe il 7 gennaio e riaprono i ristoranti a cena

Attesa una nuova ordinanza provinciale. Sugli impianti da sci l’Alto Adige si allinea alle altre regioni: si partirà il 18 gennaio. Decreto governativo in arrivo sugli spostamenti: ancora vietati fuori provincia autonoma o regione fino al 15 gennaio 



BOLZANO. Gli altoatesini potranno tornare a cena al ristorante o in pizzeria. Sono passati due mesi dall’ultima volta. È questa una delle novità previste dalla «via altoatesina» a partire da giovedì 7 gennaio.

Bar e ristoranti dovrebbero chiudere alle ore 18, in base alle regole nazionali, ma la nuova ordinanza di Arno Kompatscher sulle riaperture, attesa in queste ore, prevederà lo «strappo» sui ristoranti, come chiesto dalle categorie: apertura fino alle 22 e prenotazione obbligatoria. Sfuma invece l’apertura degli impianti da sci anticipata all’11 gennaio: anche in Alto Adige si tornerà in pista il 18 gennaio.

La strategia è stata concordata ieri in una videoconferenza di Kompatscher con gli assessori Thomas Widmann (Sanità), Daniel Alfreider (Trasporti), Arnold Schuler (Turismo) e Philipp Achammer (Commercio e artigianato). In serata poi confronto allargato a tutta la giunta.

Torneranno ad aprire anche i negozi e i parrucchieri. Nessun ripensamento sulle scuole superiori: garantita la didattica in presenza fino al 75%.

A livello nazionale, invece, l'apertura delle superiori slitta all'11 gennaio.

Spostamenti ancora vietati

Sul tema delle chiusure, l'impostazione del nuovo decreto in discussione al Governo prevede una zona gialla 'rafforzata' nei giorni feriali - con il divieto di spostamento tra le regioni e la conferma della regola che prevede la possibilità di spostarsi verso un'altra abitazione nella regione per massimo due persone - e una zona arancione nel fine settimana.

"Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma".

Il testo del nuovo decreto prevede anche l'abbassamento della soglia dell'Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11.













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