IL DATO

Dall'inizio dell'anno 15 morti sul lavoro in Alto Adige

Il sindacato, dati che allarmano e dovrebbero scuotere le coscienze

LEGGI ANCHE - Travolto e ucciso durante il lavoro a Settequerce



BOLZANO. Dall'inizio dell'anno, certifica Inail, sono 15 le vittime sul lavoro in Alto Adige. «Dati che ci allarmano e che dovrebbero scuotere tutte le coscienze, dati, quelli ufficiali dell'Inail che rappresentano fedelmente e tragicamente quella che per noi sta diventando una vera e propria tragica emergenza», scrive in una nota il responsabile della sicurezza sul lavoro per Csr Uil Sgk, Maurizio D'Aurelio.

Nel periodo da gennaio a settembre i lavoratori che hanno perso la vita a causa di infortunio sul lavoro sono passati da 4 nel 2018 a 14 nel 2019 e sono aumentati gli infortuni sul lavoro denunciati, da 11.760 a 11.770.

«Davanti ad una situazione così grave non si può rimanere fermi, o peggio ancora, non si possono registrare timidezze e titubanze, davanti ad una vera e propria emergenza come questa, occorrono misure straordinarie, misure che il sindacato ha sempre inutilmente richiesto a chi ha la possibilità di decidere», scrive ancora D'Aurelio. Il sindacalista chiede quindi il «potenziamento degli ispettori del lavoro», oltre che la «riattivazione immediata del Comitato provinciale di coordinamento delle attività di prevenzione e tutela della salute e sicurezza sul lavoro, quest'ultimo mai più convocato da anni, e perché no, dalla stipula di convenzioni di collaborazione con gli organismi paritetici di categoria, per moltiplicare le forze sul campo da dedicare alla vigilanza», afferma D'Aurelio. 













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità