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“Disabili, chiuso per mancanza di personale”: le associazioni denunciano

In Alto Adige molte strutture non garantiscono più assistenza. Parte una campagna di sensibilizzazione: “crisi acuita dalla pandemia, le famiglie restano sole”



BOLZANO. La carenza di personale nelle strutture di assistenza colpisce particolarmente le persone con disabilità e le loro famiglie. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre, una campagna di poster e video ricorda di attuare i diritti esistenti delle persone con disabilità. “I diritti non devono rimanere lettera morta”, avverte la Federazione per il Sociale e la Sanità ODV.

“Chiuso per mancanza di personale. Questa è la triste situazione attuale in diverse strutture di assistenza in Alto Adige che si occupano di persone con disabilità. La crisi provocata dal Coronavirus pone ancora una volta grandi sfide alle persone coinvolte e alle loro famiglie. Molti dei servizi di sollievo

e di aiuto per le famiglie nella vita quotidiana non sono più disponibili. I genitori devono in qualche modo arrangiarsi a gestire da soli la cura a casa. E le terapie importanti sono sospese”.

In concreto, diversi laboratori, centri diurni o strutture residenziali sono attualmente parzialmente o

completamente chiusi a causa della mancanza di personale di supporto.

"Anche già prima della pandemia il personale era scarso", dice il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer, "ma ora la

vaccinazione obbligatoria in vigore dal 10  ottobre sta portando a ulteriori carenze di personale e le strutture non possono mantenere aperti i loro servizi ". Di conseguenza, le persone con disabilità o anche molte altre persone con malattie croniche o mentali devono rimanere a casa - e sono quindi lasciate a se stesse.

"Questo significa che i parenti - per lo più i genitori - devono gestire l'assistenza a casa da soli. Molti sono sopraffatti da questo. Dopo tutto, le persone con disabilità spesso hanno bisogno di un'assistenza a tutto tondo, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Inoltre, i genitori di solito o lavorano loro stessi o

sono già in età avanzata. In molti casi sono soprattutto le donne ad essere penalizzate da questa situazione, alcune di loro anche come madri single”.

Con il motto "Vivere l'inclusione, garantire i diritti", è stata sviluppata una campagna di poster per sensibilizzare l'opinione pubblica in occasione del 3 dicembre - Giornata internazionale delle persone con disabilità.

Alla campagna collaborano il gruppo di auto-rappresentanza People First, l’associazione Lebenshilfe, la Federazione per il Sociale e la Sanità, l’associazione AEB - Genitori di persone con disabilità, la cooperativa sociale independent L., l’Osservatorio Provinciale per i diritti delle persone con disabilità, la Direzione Istruzione e Formazione tedesca e l'Ufficio provinciale Persone con disabilità.













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