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Estendere i servizi all’infanzia? In Alto Adige parte il sondaggio tra oltre 50mila famiglie

Questionario online e per posta a chi ha bambini sotto i 3 anni o iscritti alla materna e alla primaria. Deeg: «I risultati saranno la base per le nostre decisioni sulle politiche familiari» (foto Asp/Greta Stuefer)



BOLZANO. Parte questa settimana in Alto Adige il sondaggio su larga scala voluto dalla Provincia per accertare l’esigenza delle famiglie di prolungare gli orari di assistenza ai bambini. Attualmente sono state contattate oltre 50.000 famiglie: più di 42.000 online e circa 13.000 per posta.

L'Agenzia provinciale per la famiglia, in collaborazione con l'Istituto provinciale di statistica (Astat) e con il coinvolgimento delle tre Sovrintendenze delle scuole dell'infanzia e delle scuole primarie provinciali, ha predisposto un apposito questionario che verrà inviato ai genitori i cui figli hanno meno di tre anni o sono iscritti a una scuola dell'infanzia o ad una scuola primaria.

Le famiglie con bambini della scuola materna e della scuola elementare – informa la Provincia - riceveranno il questionario all'indirizzo e-mail indicato al momento dell'iscrizione dei figli presso il rispettivo istituto scolastico. Possono quindi compilare il questionario online i genitori i cui figli frequentano una struttura rivolta alla prima infanzia (microstrutture per la prima infanzia, asili nido o Tagesmütter). Ai genitori con figli da 0 a tre anni il questionario viene inviato per posta. È necessario compilare un questionario per ogni bambino. 

L'assessora alla famiglia Waltraud Deeg invita tutte le famiglie a partecipare al sondaggio: "Questo rilevamento è una delle misure concrete che stiamo adottando in termini di politica del tempo. Utilizzeremo i risultati come base per le prossime decisioni in materia di politica famigliare, continuando così a costruire le condizioni quadro in base alle esigenze delle famiglie. Rispondere alle domande richiede solo pochi minuti, ma è di grande importanza per l'ulteriore sviluppo dell'Alto Adige come una provincia accogliente per le famiglie”.













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