Imprese

Federazione e Assoimprenditori per uno sviluppo del bene comune

Appello congiunto per politica economica e sociale



BOLZANO. La Federazione per il Sociale e la Sanità e Assoimprenditori Alto Adige lanciano un appello congiunto per una politica economica e sociale che si condizionano a vicenda e per uno sviluppo del bene comune in Alto Adige. "Dopo un decennio di crescita costante, si percepiscono in modo crescente limiti che influenzano fortemente l'azione nelle politiche sociali ed economiche".

"Per garantire questo presupposto, il focus delle politiche abitative va spostato dalla proprietà verso la disponibilità di alloggi a condizioni ragionevoli. Per questo servono: approcci innovativi legati alla costruzione e all'affitto di alloggi con tetto ai prezzi; incentivi all'edilizia non-profit attraverso la concessione di terreni edificabili o favorendo la ristrutturazione e l'ampliamento degli edifici esistenti; la definizione delle premesse legislative e l'istituzione di un ente specifico per la costruzione e l'affitto di appartamenti sul mercato immobiliare privato al fine di garantire alloggi a prezzi sostenibili; l'ampliamento delle attività dell'Istituto per l'edilizia sociale, affinché funga da garante per i proprietari, anche attraverso l'affitto di appartamenti sul mercato immobiliare privato; il coordinamento organico a livello provinciale di un piano per l'edilizia abitativa che tenga conto di esigenze nel campo della mobilità, dell'infrastrutturazione secondaria, dell'offerta lavorativa; il coinvolgimento attivo dei Comuni nella selezione e nel finanziamento dei necessari lotti edificabili con la concessione di incentivi", si legge nella nota.

"Inoltre è necessario mantenere in Alto Adige forza lavoro locale e limitare la fuga dei cervelli, creando - sia nel settore pubblico sia in quello privato - condizioni favorevoli alle carriere lavorative, agli alloggi a prezzi sostenibili e alla crescita delle retribuzioni; incentivare l'assunzione regolamentata di lavoratori anche da Paesi non appartenenti all'UE attraverso programmi di formazione e integrazione in linea con i criteri europei e nazionali; considerare l'interculturalità come un valore aggiunto. L'apertura culturale è la premessa per un'integrazione di successo", concludono Federazione per il Sociale e la Sanità e Assoimprenditori Alto Adige. 













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