Polizia

Gli punta la pistola al petto dopo la lite, minacce shock in un bar a San Quirino

Al bar “Da Bing” un bolzanino di 61 anni ha estratto l’arma dopo aver discusso con un cliente: è stato fermato dalla polizia. Al “Bar Goccia” e all’”Harley” di via Pacinotti quattro uomini hanno aggredito gli agenti: per due anni non potranno entrare nei locali della città. Foto: DLife


Aliosha Bona


Bolzano. Il diverbio acceso, una birra di troppo, e le minacce di morte con la pistola puntata al petto: erano le ore 20.30 di mercoledì quando un bolzanino di 61 anni ha seminato il panico all'interno del bar-ristorante "da Bing", all'incrocio tra via San Quirino e via Fiume. Fortunatamente le minacce sono rimaste tali grazie ai pochi coraggiosi clienti che hanno cercato in tutti i modi di farlo ragionare prima dell'intervento della Polizia: l'uomo è stato immobilizzato da due agenti e portato in Questura. Gli è stato imposto il divieto di avvicinarsi a bar, ristoranti, discoteche, sale da gioco, locali notturni ed esercizi simili a Bolzano per i prossimi due anni. L'arma è stata sequestrata: è una pistola scacciacani che l'uomo, all'arrivo delle forze dell'ordine, aveva nascosto sotto la giacca. Il modello, pressoché identico a un "revolver", è stato trovato privo del tappo rosso (obbligatorio per legge) e con sei colpi a salve nel caricatore, di cui uno esploso. Averla con sé è lecito, senza bisogno del porto d'armi, solo se si è in grado di dimostrare una valida utilità. L'altoatesino (classe 1963) invece l'ha estratta per minacciare e terrorizzare un cliente. Secondo alcuni testimoni, la lite sarebbe iniziata per una questione personale di poco conto: avrebbero alzato i toni dopo aver consumato dell'alcol e uno dei due, all'improvviso, ha estratto la pistola.

«Ti ammazzo», le parole che hanno fatto calare il gelo all'interno del bar, molto frequentato nelle ore serali anche da diversi giovani. Si è scoperto solo successivamente che il malvivente ha diversi precedenti penali a carico.

Altri due gravi episodi

La mano pesante del questore Paolo Sartori ha coinvolto anche un cittadino moldavo di 48 anni. Nella serata di giovedì si trovava all'interno del «Biker Bar Harley Davidson» di via Pacinotti quando - evidentemente alterato dall'alcol - ha cominciato a infastidire i clienti seduti ai tavoli. Il titolare ha segnalato il soggetto alla polizia e alla polizia municipale, che dopo qualche minuto hanno proceduto ad un controllo. Lo straniero non solo non ha collaborato, ma ha pensato bene di sferrare un colpo a uno dei due agenti. A quel punto, per placarne l'ira ed evitare feriti, è stato necessario l'arrivo di altre volanti: l'uomo è stato denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e per avere rifiutato di condividere le proprie generalità. Anche nei suoi confronti, come nel caso del 61enne bolzanino, è stato emesso il cosiddetto "Daspo Willy" e non potrà accedere agli esercizi pubblici del capoluogo per due anni. Stessa sorte ai danni di altri cittadini moldavi, rispettivamente di 40, 36 e 34 anni, tutti residenti a Bolzano e già denunciati in passato per delitti non colposi contro la persona e contro il patrimonio. Sono entrati al "Bar Goccia", in viale Europa, consumando bottiglie di superalcolici portate da casa. Il tutto mentre ascoltavano musica ad alto volume attraverso uno dei loro dispositivi. La situazione è precipitata non appena la polizia ha varcato le porte del locale: dopo una serie di minacce, uno dei tre moldavi ha addirittura tentato di impossessarsi della pistola d'ordinanza, sferrando un pugno a un agente all'altezza dell'addome. Anche dopo averli bloccati, durante il trasferimento in Questura, il più giovane della "banda" ha colpito un altro agente, ferendolo lievemente alla coscia destra. Oltre al provvedimento "Dacur" (il Daspo Willy) firmato dal questore, sono stati denunciati per i reati di resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e disturbo del riposo.













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