religione

Il vescovo Ivo Muser: «Meno egocentrismo e più tempo per gli altri»

A mezzoggiorno di oggi, Mercoledì delle ceneri, tutte le campane in Alto Adige hanno risuonato per invocare la pace in Ucraina



BOLZANO. Nella Lettera pastorale per la Quaresima pubblicata oggi 1 marzo nel mercoledì delle Ceneri, il vescovo Ivo Muser invita a riscoprire quattro aspetti del nostro tempo: il significato attuale del digiuno, della confessione, della Via Crucis, della vicinanza a chi subisce violenze.

In mattinata il vescovo ha presieduto in duomo a Bolzano il rito dell'imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli, alle 12 il suono delle campane delle chiese della Diocesi manda un segno di pace e di solidarietà con l'Ucraina.

Nella Lettera pastorale "Oggi e ora" scritta alla comunità locale per la Quaresima 2022, il vescovo ricorda che il digiuno "ha lo scopo di liberarci da tutto ciò che è superfluo e dannoso."

E quindi, secondo Muser, "meno egocentrismo, più tempo per gli altri; meno pretese, più coinvolgimento; meno critiche, più preghiere; meno scalpore mediatico, più profondità di pensiero; meno pettegolezzi, più attenzione al prossimo; meno toni accesi, più silenzio, più raccoglimento, più riflessione."

Un secondo aspetto da riscoprire nel percorso quaresimale è la confessione, il modo più prezioso per sperimentare il perdono. Monsignor Muser invita poi a contemplare le 14 stazioni della Via Crucis, "uno specchio in cui non c'è posto per la superficialità." Infine nella sua Lettera il vescovo torna sulla vicinanza a chi ha subìto abusi, umiliazioni e violenze.

"La rielaborazione del passato e la prevenzione rimangono il nostro mandato, come Chiesa e come società." La diocesi intende affrontare questo compito in modo ancora più deciso, specifica il vescovo: "Sarebbe un grande passo avanti una maggiore solidarietà tra gli ambiti della vita ecclesiale, familiare e sociale, poiché l'abuso può avvenire e avviene ovunque. Chiedo quindi che se ne parli apertamente."

Nel rito del Mercoledì delle Ceneri in duomo a Bolzano il vescovo ha ripreso l'invito del Papa a farne un giorno di preghiera e digiuno per l'Ucraina: "Ogni guerra lascia il mondo peggiore, preghiamo e digiuniamo per tutte le persone colpite e per la conversione di chi è al potere e di chi vuole questa folle guerra", ha detto Muser, che ha ringraziato gli altoatesini per la solidarietà e la generosità dimostrate da subito.

A mezzogiorno e per 5 minuti vengono fatte suonare tutte le campane delle chiese parrocchiali della Diocesi in segno di pace, di riconciliazione e di vicinanza al popolo ucraino. 













Altre notizie

Attualità