In sei mesi 50 stranieri espulsi dalla questura di Bolzano
Venti accompagnamenti ai Centri di permanenza per i rimpatri per i protagonisti di reati gravi
BOLZANO. Nel corso del primo semestre del 2023, l'Ufficio Immigrazione della questura di Bolzano ha emesso cinquanta provvedimenti di espulsione nei confronti di cittadini stranieri presenti in modo irregolare in Italia che si sono resi responsabili di reati di diversa natura.
Trenta di essi, considerati con un basso profilo criminale, anche a causa dell'indisponibilità di un Centro di permanenza per il rimpatrio, sono stati destinatari del decreto di espulsione e della contestuale intimazione a lasciare il territorio nazionale.
Invece, gli altri venti cittadini stranieri, protagonisti di reati più gravi e di fatti illeciti che hanno destato allarme sociale, sono stati accompagnati dal personale della questura ai Centri di permanenza per i rimpatri, il cui accesso è stato in questi casi consentito, in vista del rientro effettivo nei Paesi di appartenenza.
Queste attività, spiega la questura, "comportano impegni delicati e rilevanti, in termini di numeri di operatori impiegati e di tempo occorrente" anche perché "si tratta di gestire soggetti che comprendono di essere destinati all'espulsione materiale dall'Italia e che quindi cercano in tutti i modi di opporsi, anche attraverso atti di autolesionismo. Di conseguenza, il personale, rispettando in pieno le normative e la dignità del cittadino straniero, deve fare in modo di garantire la sua incolumità fino all'ingresso nel Centro".