Guardia di Finanza

In un resort di lusso del Garda scoperti 51 lavoratori irregolari

Camerieri, pasticceri, maitre, chef, lavapiatti, estetiste, bagnini: 12 erano in nero. Contributi omessi e sanzioni per oltre 65.000 euro



TRENTO. La Guardia di Finanza della Tenenza di Riva del Garda ha scoperto 51 lavoratori (12 "in nero" e 39 "irregolari"), impiegati con differenti compiti (camerieri, pasticceri, maitre, chef, lavapiatti, estetiste, bagnini), all'interno di un lussuoso resort situato nell'Alto Garda.

I militari, con la collaborazione dell'Inps di Trento hanno contestato le violazioni previste in materia giuslavoristica, in particolare, con l'applicazione della "Maxi-sanzione per lavoro nero" che viene irrogata, "a scaglioni", in relazione alla durata del rapporto irregolare di lavoro.

Complessivamente, sono stati contestati "contributi omessi" e "sanzioni" per oltre 65.000 euro (la relativa normativa prevede delle sostanziali riduzioni della sanzione in caso di pagamento entro i termini previsti).

Inoltre, all'esito dell'attività della Guardia di Finanza, i lavoratori impiegati "in nero" vedranno immediatamente riconosciuti tutti i diritti previdenziali e assicurativi. L'operazione – sottolinea la Finanza – “costituisce un'ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo volto alla "tutela dei Cittadini", alla "tutela della leale concorrenza" nel "libero mercato" e al "contrasto degli illeciti economici". 













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