GIUSTIZIA

La Corte dei Conti conferma la condanna di primo grado all'assessora Deeg e al direttore Schaller

Il caso riguarda la consulenza resa dalla società austriaca «Egon Zehender G.m.b.H.». Respinto il ricorso presentato dall'assessora provinciale al personale e dall'allora direttore di ripartizione Engelbert Schaller



BOLZANO. La prima sezione centrale di appello della Corte dei conti di Roma ha respinto il ricorso che era stato presentato da Waltraud Deeg, assessora provinciale al personale, ed Engelbert Schaller, l'allora direttore di ripartizione, confermando così la condanna di primo grado a risarcire un danno erariale complessivo di 12.719 euro, suddiviso in parti uguali (6.385 euro a testa).

La somma rappresenta il corrispettivo erogato nel 2014 dalla Provincia di Bolzano per la consulenza resa dalla società austriaca «Egon Zehender G.m.b.H.».

L'incarico di consulenza, firmato in giugno da Schaller e disposto dall'assessora Deeg, serviva ad attività preliminari per la selezione dei candidati all'incarico di direttore generale della Provincia (nel settembre di quell'anno ci fu poi la nomina di Hanspeter Staffler). L'assessora Deeg e il funzionario Schaller erano stati condannati al risarcimento, già in primo grado nel 2017, «perché non erano state preventivamente valutate le risorse interne della Provincia, in grado di assolvere ai compiti affidati all'esterno» e per «aver agito in totale dispregio delle normative che imponevano l'affidamento della procedura di selezione dei candidati agli uffici interni della Provincia». I giudici d'appello hanno confermato la condanna, ritenendo infondato l'appello. 













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