Associazioni in affanno «Le spese? Insostenibili» 

Un 2020 disastroso. Gruppo carnevalesco e Filodrammatica lanciano un Sos al Comune C’è anche chi è stato costretto ad appellarsi alla popolazione. “Graziata” per ora Lasecondaluna


Bruno Canali


Laives. Domenica 7 febbraio avrebbe dovuto svolgersi la sfilata di carnevale per la quale Laives, da anni, è giustamente famosa in tutta la regione. Non se ne farà niente, perché anche questa manifestazione è rimasta “vittima” del Covid. Al Gruppo carnevalesco rimangono però – come per altre associazioni locali che si basano sul puro volontariato – le spese da affrontare, un problema del quale si è parlato durante l’ultima seduta del consiglio comunale sulla scorta di un’interrogazione del consigliere Simone Pellizzari.

«Purtroppo ci sono le spese, e sono tante – afferma Cesare Zenorini, presidente del Nuovo gruppo carnevalesco –, ad esempio l’affitto del capannone dove vengono costruiti i carri. Spese che ogni anno noi potevamo almeno in parte sostenere grazie alla lotteria e alla vendita delle spille. Sono comunque certo che l’amministrazione comunale si renda conto di questo problema, che riguarda anche diverse altre associazioni, un problema che non è colpa di nessuno». In merito, il Comune ha già stabilito che sicuramente garantirà il necessario sostegno alle associazioni in difficoltà economiche.

Situazione analoga anche in casa della Filodrammatica di Laives, altra importante associazione che ha potuto sviluppare solo una minima parte del programma e che poi ha dovuto sospendere tutto. Anche la Filodrammatica ha ingenti spese da sostenere, spese che in parte venivano pagate proprio grazie a biglietti e abbonamenti a teatro. «Con l’arrivo della pandemia – sottolinea Bruno Debortoli, il presidente della Filo – abbiamo acquistato distanziatori per le poltroncine, fatto fare sanificazioni della sala, installato plexiglas, tutto a nostre spese. E adesso siamo pesantemente in rosso. Fin qui abbiamo ottenuto solo un anticipo dei contributi, ma per il saldo non sappiamo se servirà la giustificazione del centro per cento della spesa ammessa o se basterà quella del solo contributo. La Provincia ci ha già mandato una comunicazione con la quale spiega che basta giustificare solo il contributo concesso. Attendiamo, se possibile, una comunicazione su questo anche dal Comune».

C’è poi anche chi, come l’associazione “Dance project”, qualche tempo fa ha lanciato via Facebook un accorato appello alla popolazione affinché le fosse dato un sostegno, perché altrimenti si rischia di dover chiudere del tutto.

Va un po’ meglio per quelle associazioni la cui attività in linea di massima non prevede introiti da biglietti, come è ad esempio per l’associazione culturale Lasecondaluna e per il Centro culturale San Giacomo. Presidente delle due realtà è Giorgio Cattelan, che spiega: «Noi organizziamo soprattutto mostre e conferenze con ingresso gratuito. Le spese sono modeste e quello che abbiamo dovuto fare è stato ridurre o spostare il programma delle iniziative, sopperendo in parte con filmati su Youtube».















Altre notizie

Attualità