Laives. Stanno arrivando al Comune le richieste per i buoni alimentari: ieri la giunta comunale ha stabilito l’iter della distribuzione. A Laives sono destinati circa 95 mila euro e la scelta fatta dall’esecutivo è di gestire “in casa” l’intera procedura, dalla verifica delle richieste alla distribuzione dei pacchi alimentari.

«Grazie alla disponibilità delle operatrici dell’asilo nido – spiega il sindaco Christian Bianchi – abbiamo istituito una “task force” che ha il compito di gestire le telefonate dei cittadini per richieste e informazioni. I numeri sono 0471 595863 per la lingua italiana e 0471 595861 per il tedesco. Le operatrici sono a disposizione per fornire tutte le spiegazioni necessarie, fino all’aiuto nella compilazione dell’autocertificazione per la richiesta. Una volta raccolte queste domande avremo la lista delle persone e delle famiglie che hanno diritto ai buoni spesa. Per la distribuzione non ci affideremo ad associazioni o enti esterni: gestiremo direttamente tutto noi come Comune e invece di distribuire i buoni saremo noi a fare la spesa nei negozi aderenti all’iniziativa, portandola eventualmente nelle case. Ritengo che dalla prossima settimana, una volta raccolte le richieste, saremo in grado di iniziare con la distribuzione vera e propria dei pacchi spesa. Ricordo anche che come Comune abbiamo aperto un conto corrente alla Cassa Raiffeisen cittadina al quale chiunque può versare somme che andranno a integrare la somma del contributo statale. La causale è “Comune di Laives, emergenza alimentare”, e l’Iban è IT 52DO 8114 5848 0000 3002 66019».

Ai buoni istituiti dal governo non tutti possono accedere: sono destinati infatti specificatamente a chi si trova in difficoltà economiche a causa dell’emergenza coronavirus. I criteri per poterne usufruire sono quelli indicati dal Consorzio dei Comuni e che la giunta di Laives ha inserito nella propria delibera relativa a questi aiuti. Si tratta di un’autocertificazione nella quale edichiarare di essere residenti a Laives e di trovarsi in grosse difficoltà economiche per aver dovuto interrompere l’attività lavorativa o per aver perso o dovuto sospendere il lavoro di almeno un membro della famiglia.