Il caldo Natale dei fornai Arriva il “pane sospeso” 

L’iniziativa. I giovani di Younited lanciano una “buona” idea per chi fatica ad arrivare a fine mese Due gli esercizi coinvolti: basta comprare qualche pagnotta in più e annotarlo su una lavagnetta


Bruno Canali


Laives. Dopo il “caffè sospeso”, a Laives arriva anche il “pane sospeso”. A lanciare la proposta sono nuovamente i giovani dell’associazione Younited, gli stessi che, lo scorso anno, avevano introdotto, in collaborazione con un bar di via Pietralba, il caffè sospeso, una pratica molto diffusa specialmente nel sud Italia. Si tratta di lasciare uno o più caffè pagati quando si frequenta il bar, a beneficio di chi arriverà dopo. Lo stesso adesso si farà con il pane, grazie alla disponibilità di due esercizi cittadini: il panificio Innerkofler di via Kennedy (è quello affacciato sull’incrocio centrale “Crosara”) e, in via Sottomonte, il negozio di alimentari e gastronomia “Dal Guerzo”. In entrambi questi due negozi, chiunque, facendo la spesa, di potrà decidere di lasciare del pane già pagato per chi arriverà dopo. La disponibilità di questo pane “pre-pagato” si potrà verificare leggendo quanto annotato su una lavagnetta che gli organizzatori di Younited hanno messo a disposizione dei gestori.

L’attività è realizzata con il contributo del Comune, e così, alla vigilia di Natale, il consigliere comunale Dario Volani e Daniele Bolognani, uno dei giovani fondatori dell’associazione Younited, hanno consegnato le lavagnette ai gestori dei due negozi aderenti all’iniziativa. «Partecipo ben volentieri – commenta Igor Guerzoni, del negozio “Dal Guerzo” di via Sottomonte, anche perché mi piacciono le proposte di questo gruppo di ragazzi».

Come funziona l’iniziativa è preso detto. Chiunque entri a fare la spesa in uno dei due negozi può aggiungere del pane, pagandolo e lasciando il credito in negozio perché la somma sia destinata specificatamente al “pane sospeso”. Il pane sarà messo da parte e la sua disponibilità sarà segnalata su una lavagnetta posta all’interno del negozio. Rimarrà quindi a disposizione di chiunque ne abbia bisogno o desiderio. «Secondo noi – dicono i ragazzi di Younited – è un gesto semplice e buono come il pane. Progetti simili sono già in atto in diverse città italiane, da Agrigento a Cologno Monzese, passando per Napoli, Milano, Salerno, Trento e diverse altre città. Così abbiamo pensato di introdurlo anche qui da noi, a Laives, nella convinzione che si tratti di una bella proposta, capace di creare socializzazione e, perché no, di dare un aiuto concreto, anche se minuscolo, a coloro che magari faticano anche a garantirsi il pane quotidiano. Un bel gesto insomma anche dal punto di vista simbolico oltre che da quello più pratico: speriamo proprio che la gente di Laives lo comprenda e partecipi all’iniziativa». Effettivamente, nessun altro alimento, come il pane, ha un significato simbolico così grande di condivisione con l’altro, e lo si rintraccia anche nel Vangelo.

Per il resto, i giovani dell’associazione Younited continuano a sfornare idee: lo hanno fatto con il caffè sospeso ma anche con i corsi di cucina per studenti fuorisede, così come con le lezioni per imparare a fare la pizza e con gli incontri per imparare a bere consapevolmente.













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