L’abbraccio di Laives a monsignor Dal Toso «Voi siete la mia casa» 

Bagno di folla per l’arcivescovo tornato in città per Pentecoste Un legame forte: «La mia opera è in Vaticano, il mio cuore è qui» 


di Bruno Canali


LAIVES. Nonostante il prestigioso incarico in Vaticano, dove è segretario aggiunto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli e presidente delle Pontificie opere missionarie, con la “sua” Laives monsignor Giovanni Pietro Dal Toso mantiene un legame molto stretto, tant'è che quando può, torna volentieri a trovare familiari e amici. «Qui del resto - ha detto ieri incontrando la comunità locale e le autorità cittadine - ho ancora la mia residenza». Anche per questo è stato accolto molto calorosamente durante il fine settimana nel quale ha anche celebrato due messe in occasione della Pentecoste.

Ieri mattina, in piazzetta Falcone e Borsellino, a salutarlo sono arrivati anche sindaco e vice sindaco, assieme ai comandante della locale stazione carabinieri, gli Schützen, gli alpini e tanta gente che poi lo ha accompagnato in chiesa per poi fare festa presso la Haus der Kultur, tutti visibilmente orgogliosi di avere un concittadino così illustre e lo hanno sottolineato proprio sindaco e vice sindaco nei loro interventi. «Per la nostra comunità - ha detto il sindaco Christian Bianchi - è un'immensa gioia e una grande festa per il grande dono ricevuto e per il grande onore che ci è stato riservato con la consacrazione del nostro amato concittadino monsignor Giovanni Pietro Dal Toso all'importante ruolo di arcivescovo. La gioia che oggi Laives sta vivendo - ha continuato il sindaco - e la fortuna di avere qui il nostro arcivescovo, sono il frutto di una storia che parte da molto lontano, da quando, nel 1961, i genitori si trasferirono qui a Laives». E la storia della famiglia Dal Toso è del tutto simile a quelle di molte altre qui a Laives, con i padri arrivati per il servizio nei carabinieri presso la caserma "Guella" che poi, al momento del congedo, rimangono stabilmente qui, mettendo su famiglia ed integrandosi completamente con la comunità locale. È stato così per papà Giuseppe e mamma Antonietta, che negli anni hanno messo al mondo quattro figli: Marilisa, Gianpietro, Chiara e Alberto. E proprio Gianpietro, fin da piccolo, manifesta l'intenzione di seguire la propria vocazione e ad 11 anni frequenta il Seminario minore a Bolzano, per poi proseguire presso il Seminario maggiore a Bressanone ed essere quindi ordinato sacerdote nel 1989. Nel 1992 viene chiamato ad un importante ruolo a Roma, in Vaticano dove, nel 1996 diventa Officiale del Pontificio consiglio Cor Unum. Quindi sottosegretario, nel 2004 e segretario del medesimo organismo, nel 2017. Infine, il 9 novembre 2017, papa Francesco lo ha ordinato arcivescovo, un passaggio molto importante, che ha visto parecchi cittadini di Laives a Roma per quell'occasione. Come detto, monsignor Dal Toso, durante tutta questa brillante carriera ecclesiastica, non ha dimenticato Laives e anzi, periodicamente lo si può incontrare in giro per la città. Qui del resto ha la mamma, i parenti e anche tanti amici dell'infanzia. «Questo legame è diventato sempre più forte - ha concluso il sindaco rivolgendosi a lui come ad un amico - nonostante impegni di altissima responsabilità che lo portano in tutto il mondo. Sappiamo però che la voglia di passare qualche giorno a Laives è forte, sia per incontrare i suoi famigliari e sia per respirare "aria di casa". Noi siamo estremamente orgogliosi di avere donato un arcivescovo a Roma e siamo altresì felici di poterti incontrare in giro per la nostra città, caro Gianpietro, sempre sorridente e disponibile, come eri da ragazzo e che hai mantenuto ancora adesso».













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